Calcio e Finanza
·21 ottobre 2025
Milan-Fiorentina: per l'AIA non è rigore, ma niente stop per Marinelli e Abisso

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·21 ottobre 2025
Dal punto di vista arbitrale, oggi la valutazione prevalente è che si tratti «più di un non-rigore che di un rigore», anche perché la dinamica dell’azione porta a considerare quel doppio contatto come sanzionabile. E’ quanto emerge dai vertici AIA – scrive La Gazzetta dello Sport – a proposito del discusso rigore assegnato al Milan contro la Fiorentina, per fallo di Parisi su Gimenez.
Insomma, per la direzione arbitrale il calcio di rigore non doveva essere assegnato, ma nessun provvedimento disciplinare è in vista – a meno di colpi di scena – per Livio Marinelli e per il VAR Rosario Abisso: l’episodio non è ritenuto un errore grave. Diversa invece la posizione su Santi Gimenez, che non esce “assolto” dalla vicenda.
A due giorni dal caos della sfida di San Siro, i vertici arbitrali hanno rivisto più volte l’azione più discussa della settima giornata di Serie A. Oggi, durante la trasmissione “Open Var”, il designatore Gianluca Rocchi dovrebbe tornare sull’episodio, concentrandosi però soprattutto sulla reazione sproporzionata dell’attaccante messicano. In sintesi: la teatralità di Gimenez ha indotto l’arbitro a sbagliare, e questo rientra in una linea di principio che i responsabili arbitrali stanno cercando di far rispettare.
«Bisogna contrastare la simulazione – aveva ricordato Rocchi – e tracciare un confine tra una reazione teatrale e le conseguenze reali di un contatto. A volte si sentono urla “disumane” che inducono l’arbitro in errore. Serve responsabilità da parte di tutti». In altre parole: il fallo può esserci, ma la risposta di chi lo subisce spesso non corrisponde all’intensità del colpo ricevuto.
Marinelli era già finito al centro delle polemiche la scorsa stagione, in Juventus-Cagliari, per il secondo giallo a Conceição accusato di simulazione. «Quella ammonizione fu eccessiva – spiegò Rocchi –. Una vera simulazione, per definizione, avviene senza contatto».
È stato poi fatto un paragone con l’episodio Thuram-Bonny in Juve-Inter, anche se le situazioni non sono del tutto sovrapponibili. In quell’occasione, a “Open Var”, Rocchi precisò: «Gol regolare. Il controllo è sulla parte bassa, dove c’è il pallone, e non si rileva alcuna irregolarità. Il tocco sul mento? Non è certo un colpo tale da causare un fallo».
Dal punto di vista arbitrale, oggi la valutazione prevalente è che si tratti «più di un non-rigore che di un rigore», anche perché la dinamica dell’azione porta a considerare quel doppio contatto come sanzionabile. E’ quanto emerge dai vertici AIA – scrive La Gazzetta dello Sport – a proposito del discusso rigore assegnato al Milan contro la Fiorentina, per fallo di Parisi su Gimenez.
In ogni caso, nessun provvedimento disciplinare è in vista per Livio Marinelli e per il VAR Rosario Abisso: l’episodio non è ritenuto un errore grave. Diversa invece la posizione su Santi Gimenez, che non esce “assolto” dalla vicenda.
A due giorni dal caos della sfida di San Siro, i vertici arbitrali hanno rivisto più volte l’azione più discussa della settima giornata di Serie A. Oggi, durante la trasmissione “Open Var”, il designatore Gianluca Rocchi dovrebbe tornare sull’episodio, concentrandosi però soprattutto sulla reazione sproporzionata dell’attaccante messicano. In sintesi: la teatralità di Gimenez ha indotto l’arbitro a sbagliare, e questo rientra in una linea di principio che i responsabili arbitrali stanno cercando di far rispettare.
«Bisogna contrastare la simulazione – aveva ricordato Rocchi – e tracciare un confine tra una reazione teatrale e le conseguenze reali di un contatto. A volte si sentono urla “disumane” che inducono l’arbitro in errore. Serve responsabilità da parte di tutti». In altre parole: il fallo può esserci, ma la risposta di chi lo subisce spesso non corrisponde all’intensità del colpo ricevuto.
Marinelli era già finito al centro delle polemiche la scorsa stagione, in Juventus-Cagliari, per il secondo giallo a Conceição accusato di simulazione. «Quella ammonizione fu eccessiva – spiegò Rocchi –. Una vera simulazione, per definizione, avviene senza contatto».
È stato poi fatto un paragone con l’episodio Thuram-Bonny in Juve-Inter, anche se le situazioni non sono del tutto sovrapponibili. In quell’occasione, a “Open Var”, Rocchi precisò: «Gol regolare. Il controllo è sulla parte bassa, dove c’è il pallone, e non si rileva alcuna irregolarità. Il tocco sul mento? Non è certo un colpo tale da causare un fallo».
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