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·10 ottobre 2025

Milan, Ibrahimovic interviene sulla questione Leao: “Ha vinto uno scudetto da solo, può solo migliorare”

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Piovono critiche su Rafa Leao dopo gli errori in Juventus-Milan, costati ben due punti alla squadra di Massimiliano Allegri. Dopo una settimana di forti discussioni, a spegnere le polemiche è stato il Senior Advisor dei rossoneri, Zlatan Ibrahimovic, il quale, ai microfoni della Gazzetta Dello Sport, ha parlato del periodo delicato che il centravanti rossonero sta vivendo.

Milan, Ibrahimovic spegne le polemiche sulla vicenda Leao:“Ha vinto uno scudetto da solo, può solo migliorare”

Non sta vivendo un periodo facile Rafael Leao dopo essere rientrato dall’infortunio. L’attaccante portoghese, infatti, è finito al centro delle critiche per diversi errori sotto porta in Juventus-Milan, costati ben due punti alla squadra di Massimiliano Allegri. Dopo una settimana di mugugni e critiche, il Senior Advisor del Milan, Zlatan Ibrahimovic, è entrato a gamba tesa nella questione, allontanando le voci negative dalla figura dell’attaccante ex Lille ai microfoni de “La Gazzetta Dello Sport”.


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Queste le sue dichiarazioni: “C’è un allenatore, se posso aiutare senza disturbarlo lo faccio. Ma non vai sopra l’allenatore, lo metti solo in difficoltà. lo posso essere più amico di lui dei giocatori, ma sono sempre lora con l’esperienza di lbra. Prima avevo solo una modalità strong, col tempo ho imparato che per entrare nella testa dei giocatori a volte devi essere più soft. E devi insistere. Allora, a Torino ero nello spogliatoio. Erano tutti arrabbiati, tutti, Allegri, perché si poteva vincere. E anche Leao che aveva sbagliato due gol. Ricordiamoci che durante la preparazione era il migliore, poi è stato fuori due mesi, ora deve tornare in forma.”

Chiaro che ci aspettiamo la magia, perché Leao è magia! Chiaro che parleremo sempre di lui, perché è uno dei giocatori più forti al mondo e non lo dico per marketing, ma perché ho giocato a calcio. L’ho visto ragazzino, adesso ha due figli: è un percorso. Dicono che ha già 26 anni, ma io sono diventato maturo a 28 anni. E comunque quando abbiamo vinto lo scudetto posso dire che lo ha vinto da solo… Non prendo crediti, voglio darli agli altri. Quello è stato il mio ruolo quell’anno. A inizio stagione ho chiesto: quanti hanno vinto qualcosa? Hanno alzato la mano in uno, forse due. E quanti hanno giocato in Champions? Di nuovo, uno-due. Era un gruppo di giocatori che nelle squadre da cui venivano stavano in panchina, avevano bisogno di un giocatore alfa, un leader da seguire. Era tutto un Ibra andiamo a destra o a sinistra? Quando perdevamo dicevo “mandate solo me a parlare” così lasciavamo la squadra tranquilla: per me era come fare colazione. È nato un gruppo forte, che ha cominciato a volare. Quando abbiamo vinto lo scudetto li ho visti piangere, è stata la soddisfazione più bella. Ma io lo avevo detto subito il primo giorno del mio ritorno, vada a controllare.”

Vincenzo Schiavo

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