Milan Lazio, Rocchi a Open VAR dopo le polemiche di San Siro: «Meritava un check di 15 secondi ma non è mai rigore!». La ricostruzione dell’episodio | OneFootball

Milan Lazio, Rocchi a Open VAR ha smontato così le polemiche di San Siro per l’operato dell’arbitro Collu. La ricostruzione dell’episodio

Le polemiche non si placano, ma la tecnica prova a fare chiarezza. In attesa della puntata integrale di Open VAR, il programma che svela i dialoghi tra arbitri e Lissone, DAZN ha diffuso un’anticipazione cruciale relativa al big match Milan Lazio. Al centro del dibattito c’è l’operato dell’arbitro Collu e quell’episodio nel finale — il mancato rigore per tocco di mano di Pavlovic — che ha scatenato le proteste vibranti di Maurizio Sarri.

A prendere la parola è Gianluca Rocchi. Il designatore degli arbitri di Serie A e B ha analizzato l’accaduto con estrema lucidità, smentendo parzialmente la decisione presa dal direttore di gara in campo, pur confermando che il penalty non c’era.

“Mai fallo della difesa”: l’errore procedurale

La disamina di Rocchi parte da una critica sulla gestione dei tempi e della valutazione. «Meritava un check di 15 secondi!», ha esclamato il designatore. Secondo il vertice arbitrale, la fretta è stata cattiva consigliera: la sala VAR e l’arbitro avrebbero dovuto prendersi il tempo necessario per rivedere la dinamica con maggiore attenzione, invece di chiudere l’azione sanzionando frettolosamente un fallo in attacco della Lazio.

Rocchi è netto sulla dinamica: «Non è rigore, ma non è mai fallo alla difesa». Viene così smontata la tesi di Collu, che aveva interrotto il gioco punendo un presunto intervento irregolare dei giocatori biancocelesti ai danni della retroguardia del Milan guidata da Massimiliano Allegri.

Ultime Notizie Serie A: tutte le novità del giorno sul massimo campionato italiano

La decisione corretta: calcio d’angolo

Quale sarebbe stata, dunque, la decisione giusta? «La decisione giusta era calcio d’angolo». Rocchi certifica una “svista” nella lettura del gioco: non c’erano gli estremi per il rigore, ma non c’erano nemmeno quelli per la punizione a favore dei rossoneri.