DirettaCalcioMercato
·13 ottobre 2024
In partnership with
Yahoo sportsDirettaCalcioMercato
·13 ottobre 2024
Martin Reijnders, papà di Tijjani, ha svelato un incredibile retroscena di mercato ai microfoni di Algeemen Dagblad. Il numero 14 del Milan avrebbe potuto vestire la maglia del Barcellona.
Il Barcellona era alla ricerca del post Sergio Busquets, che ha lasciato i blaugrana per raggiungere il suo ex compagno Leo Messi all’Inter Miami. Il club di Laporta, tra glia altri nomi, aveva sondato anche quello di un giovane Tijjani Reijnders che tanto aveva fatto bene con la maglia dell’AZ Alkmaar. Sul rifiuto al Barcellona è stato decisivo il padre: “Ovviamente è lusinghiero il fatto che lo avessero messo nel mirino, dopotutto stiamo parlando del Barça. Loro stavano cercando un sostituto per Sergio Busquets, ma ho detto subito a Tijjani: ‘tu non sei quel tipo di giocatore. Prima che tu te ne accorga, finisci in panchina e diventeresti l’ennesimo giocatore che fallisce all’estero'”.
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 22: Tijjani Reijnders of AC Milan is challenged by Alessandro Bastoni of FC Internazionale during the Serie A match between FC Internazionale and AC Milan at Stadio Giuseppe Meazza on September 22, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Il papà di Tijjani ha parlato anche della scelta del Milan: “Non mi sono mai sentito insicuro nel consigliare a Tijjani di scegliere il Milan. È semplice: voglio il meglio per i miei figli. Ho un sano spirito commerciale e buon senso“.
Martin Reijnders non esita nel dire la sua riguardo agli agenti nel calcio, menzionando anche l’interesse di alcuni club inglesi per il figlio: “Non ho idea di come si organizzino i club e gli agenti che ricevono certe cifre. Ma non è una mia preoccupazione. Il mio interesse è trovare il meglio per Tijjani. Secondo me il 90% degli agenti non sono di grande utilità. Gli intermediari sono ovunque. Tijjani era nell’interesse anche di due club inglesi. Anche questo è passato attraverso gli intermediari. Solo al Barcellona ho parlato direttamente con Deco, il direttore tecnico. Poi ho controllato la sua foto profilo per vedere se fosse davvero lui“.