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·1 ottobre 2025
Minotti tranquillizza: “Nessun allarme. Il Bologna finirà ancora in Europa”

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·1 ottobre 2025
Il commentatore Sky Lorenzo Minotti ha raccontato la sua visione del Bologna, tra un avvio in certo, l’Europa League e i nuovi acquisti
L’ex difensore di Cesena e Parma, nonché vicecampione del mondo con la Nazionale nel 1994, Lorenzo Minotti oggi lavora come commentatore per Sky e Il Resto del Carlino ha deciso di intervistarlo sulla situazione del Bologna.
Minotti ha voluto rassicurare i tifosi rossoblù, giustificando i passi falsi di questo avvio di stagione, sottolineando gli aspetti positivi e dicendo la sua sui nuovi acquisti.
Lorenzo Minotti ha avuto la fortuna di seguire Lecce-Bologna nel ruolo di seconda voce Sky: il suo taccuino sarà stato ricco di appunti sulle due squadre e quale momento migliore per chiedergli come se la cava la formazione di Italiano?
Come sta il Bologna? Sta come una squadra con i pregi e i difetti di inizio stagione. Quindi non vedo nessun allarme: serve solo un po’ di pazienza per consentire a Italiano di caratterizzare il gruppo, di dargli un’impronta.
In effetti la trasferta in Salento non è stata certo una delle migliori uscite della squadra di Italiano, ma Minotti non critica il Bologna, anzi.
Una squadra che nonostante il 2-2 finale, figlio di una marcatura persa, ha cercato il dominio del gioco e che voleva fare la partita. In questa fase della stagione è normale che ci siano tante cose da registrare. In difesa, per esempio, sono arrivati due centrali nuovi e non è immediato che imparino subito i meccanismi della linea alta che vuole Italiano. Col Lecce è mancata l’intensità, quella che serve anche per far viaggiare la palla più veloce. E forse una ragione c’è.
E la ragione appare chiara al commentatore:
Era la prima partita giocata dopo l’impegno di Coppa del giovedì e non potevi essere al massimo, mentalmente e fisicamente. E in questo contesto devi inserire anche i nuovi.
Minotti tranquillizza: “Nessun allarme. Il Bologna finirà ancora in Europa”. BolognaSportNews (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images Via OneFootball)
Tra i nuovi c’è Rowe, che ancora deve trovare lo spazio atteso.
Il ragazzo ha qualità, ma deve abituarsi a un calcio che non è quello che si giocava in Francia e in Inghilterra. Però, per le doti che ha nell’uno contro uno, a Lecce ha rischiato poco le giocate che possono fare la differenza
Il Bologna di Italiano ha un grande pregio, frutto dell’ottimo mercato realizzato da Sartori e Di Vaio. Minotti conosce l’importanza di una rosa lunga e ci ha tenuto a sottolinearlo.
La profondità della rosa in attacco: lì Italiano ha davvero tante soluzioni che torneranno utili sui quattro fronti.
Alcune cose però sono ancora da sistemare e – dalla visione privilegiata della cabina di commento – anche al Via del Mare alcuni difetti non sono passati inosservati:
Posso dire le due cose che non mi sono piaciute a Lecce. Contro una squadra che si difendeva col blocco basso e le linee di difesa e centrocampo molto strette diventava importante l’imbucata veloce per il trequartista e la punta centrale, il loro venire incontro, il sapersi smarcare: e qui Bernardeschi e Dallinga non lo hanno fatto bene. E poi è mancata la percezione dei pericoli che il Lecce ha creato fin dall’inizio sulla corsia di sinistra: Orsolini faticava a rientrare, Holm veniva spesso preso in mezzo.
Domani c’è il Friburgo in Europa League: è già una gara da vincere?
Da provare a vincere senza farsi prendere dall’ansia di volerla vincere a tutti i costi. Qui bisogna fare un ragionamento su quali siano gli obiettivi del Bologna: se pensi che poiché lo scorso anno hai vinto un trofeo come la Coppa Italia sei già pronto a lottare per le prime posizioni della classifica fai un ragionamento sbagliato, perché non funziona cosi.
Quindi quali sono gli obiettivi?
Qualificarsi per una Coppa, e penso all’Europa League o alla Conference, e in più fare qualche exploit in Europa, magari coltivando qualche altro sogno tra Coppa Italia e Supercoppa italiana. Però i valori nel calcio contano: il Bologna ha perso, in trasferta, con Roma, Milan e Aston Villa: tutte squadre più forti, con obiettivi di stagione importanti.
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