Mkhitaryan svela un retroscena sullo spogliatoio con Inzaghi: «Ci siamo detti tutto in faccia! Ne uscivamo più forti quando…» | OneFootball

Mkhitaryan svela un retroscena sullo spogliatoio con Inzaghi: «Ci siamo detti tutto in faccia! Ne uscivamo più forti quando…» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Inter News 24

Inter News 24

·10 ottobre 2025

Mkhitaryan svela un retroscena sullo spogliatoio con Inzaghi: «Ci siamo detti tutto in faccia! Ne uscivamo più forti quando…»

Immagine dell'articolo:Mkhitaryan svela un retroscena sullo spogliatoio con Inzaghi: «Ci siamo detti tutto in faccia! Ne uscivamo più forti quando…»

Mkhitaryan svela un retroscena sullo spogliatoio con Inzaghi: «Ci siamo detti tutto in faccia!». L’estratto dal libro del centrocampista dell’Inter

Dal suo libro, “La mia vita sempre al centro”, il centrocampista nerazzurro Henrikh Mkhitaryan rivela un retroscena chiave della stagione 2022/23. Per superare l’incostanza di rendimento che vedeva la squadra in difficoltà in campionato, lo spogliatoio decise di prendere in mano la situazione.

L’armeno racconta di riunioni durissime, tenute solo tra calciatori ad Appiano Gentile, con il tecnico Simone Inzaghi e i dirigenti lasciati fuori dalla porta. In queste sedute, andate in scena 4-5 volte durante l’anno, i giocatori si sono detti tutto in faccia, senza filtri. Critiche dirette sull’impegno, sul comportamento e persino sulle scelte di formazione, con l’obiettivo di eliminare ogni problema “non detto”.


OneFootball Video


Secondo Mkhitaryan, questi confronti, seppur a tratti brutali, sono stati necessari per compattare il gruppo. Uscire da quegli incontri significava lavare via le scorie, rafforzare il legame e ritrovare la voglia di “spaccare il mondo” in allenamento e in partita.

LA GESTIONE DEI MOMENTI CRITICI DELLA STAGIONE CON INZAGHI – «Nei momenti più critici della stagione – o almeno in quelli che noi consideravamo tali – ci siamo riuniti ad Appiano Gentile, il nostro centro sportivo. Siamo stati molto chiari, schietti, diretti. Bruschi, a tratti. Per il bene nostro e dell’ambiente, ci siamo detti in faccia tutto quello che pensavamo. Solo noi calciatori, mentre Inzaghi e il suo staff, come i dirigenti del club, aspettavano fuori»

LE SEDUTE COLLETTIVE – «Una seduta collettiva, andata in scena quattro o cinque volte, della durata compresa tra i quarantacinque minuti e l’ora e un quarto. Chiarimenti tra fratelli. Tu non ti alleni bene. Tu non ti comporti in maniera adeguata. Tu invece dovresti sacrificarti maggiormente per i compagni. Non capisco perché ti facciano ancora giocare titolare. Uscivano anche cose del genere, non piacevoli, ma necessarie per lasciarsi le scorie alle spalle. Il non detto, ciò che rimane dentro, fa male. Crea fratture, dubbi, alibi, pensieri sporchi, quindi, parlando, abbiamo deciso di spazzare via qualunque barriera potesse esserci tra di noi.

Una valanga d’acqua limpida per lavare certe macchie di fango, comprese quelle invisibili, le più dolorose e pericolose, che invece di appiccicarsi alla pelle imbrattano la mente. Alla fine di ciascuna riunione di squadra, uscivamo più forti, con la testa alta. Ci allenavamo alla grande, sentivamo la voglia di spaccare il mondo».

Visualizza l' imprint del creator