Calcio In Pillole
·13 dicembre 2020
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·13 dicembre 2020
È un finale a sorpresa, quello che riserva la MLS all’atto finale, decisamente meno equilibrato di quanto ci si potesse immaginare alla vigilia. Vince Columbus, 3-0, una partita senza appello, e già indirizzata alla fine del primo tempo. Mattatore e giustiziere di Seattle, Lucas Zelarayan, arrivato a inizio anno dai messicani del Tigres. Suo il gol del vantaggio, bellissimo, ma con la complicità del portiere dei Sounders, Frei. Cross lunghissimo dalla destra, il messicano colpisce al volo dal vertice sinistro dell’area piccola e palla che passa tra mano e corpo del portiere. Siamo al minuto 25, e solo sei minuti dopo, al 31′, arriva il colpo del KO. Derrick Etienne, praticamente dalla stessa posizione, apre il piatto destro sul secondo palo e chiude, virtualmente, la partita.
Nella bellissima, quanto desolatamente semivuota cornice del MAPFRE Stadium di Columbus, pensato per l’MLS, i Crew spadroneggiano. I campioni in carica dei Sounders, costretti dal coefficiente punti a giocare la finale fuori casa, provano a rimettersi in carreggiata, ma senza successo. Le uniche occasioni arrivano dopo il 70′, prima con Morris, che scheggia il palo da dentro l’area, poi con Svensson, di testa da azione di calcio d’angolo. Decisamente troppo poco, e allora all’81’ ecco la rete del definitivo 3-0 finale. Diaz, sulla destra, porta a spasso tutta la difesa di Seattle, scarica su Zelarayan che, solo soletto dentro l’area di rigore, ha tutto il tempo di piazzarla sotto l’incrocio.
Una finale senza storia, che Columbus vince con merito, entrando nel ristretto club delle franchigie capaci di vincere più di una volta il titolo MLS, a distanza di 12 anni dal primo, arrivato nel 2008. Per Seattle, che si presentava da campione in carica, una mezza delusione, specie per non essere mai stati realmente in partita. Ma anche la consapevolezza di essere di gran lunga una delle franchigie più competitive d’Oltreoceano.