Modric Milan, Adani non ha dubbi: parole al miele per il croato, la definizione non passa inosservata | OneFootball

Modric Milan, Adani non ha dubbi: parole al miele per il croato, la definizione non passa inosservata | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Milannews24

Milannews24

·29 luglio 2025

Modric Milan, Adani non ha dubbi: parole al miele per il croato, la definizione non passa inosservata

Immagine dell'articolo:Modric Milan, Adani non ha dubbi: parole al miele per il croato, la definizione non passa inosservata

Modric Milan, Daniele Adani non ha dubbi: parole al miele per il centrocampista croato, vero artista del pallone. Le dichiarazioni

Il mondo del calcio italiano è in fermento, e il ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan è senza dubbio uno degli eventi più discussi di questa sessione di mercato. Con un nuovo direttore sportivo come Igli Tare a costruire la squadra, le aspettative sono alte, ma c’è una sfida intrinseca che Allegri sembra desideroso di affrontare: dimostrare di essere tutt’altro che “bollito”.

Questo concetto è stato splendidamente catturato da Franco Ordine, stimato giornalista del Corriere dello Sport, che ha offerto una prospettiva acuta sulle motivazioni del tecnico livornese. Nelle sue parole, Allegri, soprannominato “il bollito di Livorno” in modo ironico ma anche un po’ provocatorio, “non ha promesso ‘calcio dominante’ e neppure provato a stupire la platea prenotando lo scudetto. Ha solo una voglia matta di dimostrare che non è ancora bollito professionalmente e di essere capace di trasformare quel che sembrava un gruppo di dotati calciatori senza alcuna identità né guida sicura, in una squadra. Semplice, no?”.


OneFootball Video


Questo virgolettato di Ordine, tanto conciso quanto efficace, coglie l’essenza della missione di Allegri al Milan. Non si tratta di proclami roboanti o di promesse irrealizzabili di un calcio spettacolare a tutti i costi. Al contrario, il fulcro del suo lavoro sembra essere la ricostruzione identitaria di una squadra che, nonostante il talento individuale di molti suoi componenti, ha spesso faticato a esprimere una colettività e una visione di gioco chiara.

Il Milan di Allegri e Tare si appresta quindi a essere un cantiere aperto, con l’obiettivo primario di forgiare un’anima. Il compito di Allegri è quello di prendere un gruppo di calciatori dotati, che purtroppo hanno mostrato una certa mancanza di identità e una guida sicura, e trasformarli in una vera squadra. Questo significa non solo lavorare sulla tattica e sulla preparazione fisica, ma soprattutto sulla mentalità, sulla coesione di gruppo e sulla capacità di leggere le partite.

La scelta di Allegri, un allenatore pragmatico e con una comprovata esperienza nella gestione di gruppi complessi, si allinea perfettamente con questa necessità. Il suo passato glorioso, che include scudetti vinti e finali di Champions League raggiunte, testimonia la sua abilità nel massimizzare il potenziale delle sue squadre, spesso partendo da un approccio incentrato sulla solidità difensiva e sulla razionalità tattica.

La sfida è ardua, ma la “voglia matta” di cui parla Ordine è un motore potente. Il desiderio di Massimiliano Allegri di dimostrare il proprio valore, di smentire le critiche e di riportare il Milan ai vertici del calcio italiano e internazionale, sarà il propulsore di questa nuova avventura. I tifosi rossoneri, pur con qualche scetticismo iniziale da parte di alcuni, sperano che questa rinnovata motivazione si traduca in risultati concreti e in un Milan competitivo su tutti i fronti. L’era Allegri-Tare è appena iniziata, e l’attesa per vedere i primi frutti di questo nuovo progetto è già palpabile.

Visualizza l' imprint del creator