🤩 Modric si presenta: “Il Milan non può accontentarsi del 4° posto! Allegri un vincente, è tra i migliori al mondo” | OneFootball

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·4 agosto 2025

🤩 Modric si presenta: “Il Milan non può accontentarsi del 4° posto! Allegri un vincente, è tra i migliori al mondo”

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Luka Modric si è presentato in conferenza stampa in qualità di nuovo centrocampista del Milan.

“Ho avuto tre settimane di ferie, mi sono riposato ma mi sono anche allenato per arrivare nella migliore condizione atletica possibile. Ho visto molti aspetti positivi dai test contro Arsenal e Liverpool: non vedo l’ora di conoscere i ragazzi, penso ci sia tutto per fare bene. A qualsiasi età c’è sempre modo per emozionarsi, ultimamente ho avuto un addio molto emozionante al Real Madrid. Sono cresciuto guardando la Serie A e il Milan era la mia squadra preferita, anche perché c’era Boban. Ho sempre avuto un affetto particolare per i colori rossoneri”.


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“Il Milan deve sempre puntare al massimo, è uno dei top club al mondo. Non bisogna accontentarsi del quarto posto o la Champions, questo deve essere il minimo. Serve lavorare sodo per riuscire a vincere, io sono uno molto competitivo e che lavora per vincere trofei. Questo deve essere l’obiettivo del club e di tutte le componenti che vi lavorano, pur dovendo rimanere molto umili”.

“Posso offrire la mia esperienza, lavorerò e darò il massimo per provare a fare le stesse cose che ho fatto altrove in carriera. Devo fare le stesse cose che ho fatto nei club in cui ho giocato. So che ci sono grandissime aspettative su di me, ma non vedo l’ora di iniziare. La Serie A l’ho sempre seguita molto perché ci sono spesso molti croati che ci giocano, si vede che è un torneo competitivo e che sta tornando ad alti livelli. Un tempo era forse il miglior campionato al mondo. Le squadre sono tatticamente molto organizzate, dovrò adattarmi il prima possibile rispetto a quanto fosse diverso in Spagna”.

“Non ho parlato con Boban in questo periodo, ma lo abbiamo fatto in passato diverse volte. Ibra mi ha parlato della città e del club, così come Ancelotti. Avevo comunque questa impressione, a prescindere, anche dall’esterno. L’ultima volta che sono venuto qua si percepiva il livello dell’organizzazione e l’accoglienza che ho avuto è stata impressionante”.

“Cercherò di non parlare troppo con mister Allegri della sconfitta in Champions contro il mio Real Madrid. Non vorrei si arrabbiasse. Sono molto contento di essere allenato da lui: è un vincente ed è fra i migliori al mondo”.

“Milan last dance? Questo non possiamo saperlo, il mio sogno sarebbe continuare a giocare anche l’anno prossimo per disputare il Mondiale con la Croazia. Voglio restare concentrato sul presente per essere performante e dare il massimo per il Diavolo”.

“Il Milan è stata una scelta molto facile per me quando il direttore Tare mi ha telefonato e si è presentato in Croazia. Mi ha fatto capire quanto mi volessero e quanto credessero in me. Questo è stato fondamentale e gliene sono grato. Dopodiché ho avuto solo di un po’ di tempo per parlare con la mia famiglia e con le persone che ho attorno. Dentro di me sapevo però quale fosse la scelta giusta e ho deciso così molto presto di accettare”.

“Ruolo? Sicuramente mi trovo dove posso dettare i tempi alla squadra, ma devo ancora parlare con il mister per capire come e dove mi vede meglio. Sono qui per fare ciò che mi chiede e che serve alla squadra. Ci sono tanti campioni in rosa e mi sembra che ci sia un ottimo feeling tra i calciatori in campo. Non voglio parlare dei singoli, ma vedo diversi top in rosa”.

“Il Milan ha vinto 7 Champions, solo i rossoneri hanno vinto più Champions di me. Oltre al Real Madrid. Sarei felicissimo se dovessimo vincere lo Scudetto”.

“Possibile ritorno Galliani? Non ho mai parlato con lui, so che ha fatto parte del gruppo che ha fatto cose straordinarie con il Milan negli ultimi anni. Posso solo dire questo. Ciò che ha fatto con Berlusconi è stato incredibile: ha costruito una delle squadre più forti di sempre”.

“Con Ancelotti ho parlato in generale del Milan: del club, della gente di San Siro e della pressione comune nel dover vincere che c’è anche al Real Madrid. Non è stato però lui a spingermi a firmare, sapevo già di mio cosa volessi fare”.

“Ho sensazioni positive. È chiaro che l’ultima stagione non sia andata bene, ma bisogna imparare dal passato per fare bene nel presente e nel futuro. Se il Milan ha vinto in quel modo contro il mio Real Madrid al Bernabeu, significa che il livello è molto alto. Bisogna lavorare duro per tenere questo standard costante per tutto l’anno. Per me non è scontato essere in un club enorme come questo, sono grato di ciò. Darò la mia umiltà ed etica del lavoro, ma non mi vedo come qualcuno di speciale. Sono un ragazzo semplice a cui piace giocare a calcio. A prescindere dal nome, nessun giocatore è in grado di fare tutto da solo. Per vincere, serve costruire una squadra e un gruppo”.

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