🚨 Mondiale per club, il sindacato dei calciatori fa causa alla FIFA: le ultime | OneFootball

Il sindacato internazionale dei calciatori Fifpro ha avviato un’azione legale contro la Fifa in merito alla Coppa del Mondo per club maschile allargata. Quest’ultimo ha dichiarato che i suoi sindacati europei, guidati dalla Professional Footballers’ Association (PFA) inglese e dalla controparte francese, hanno presentato giovedì un reclamo legale presso il tribunale di commercio di Bruxelles. A riportarlo è il Guardian.

La richiesta fa seguito alle minacce di intraprendere un’azione legale in merito alla programmazione di una Coppa del Mondo per Club a 32 squadre negli Stati Uniti il prossimo giugno e luglio. La Fifpro ha dichiarato di “contestare la legalità delle decisioni della Fifa di stabilire unilateralmente il calendario delle partite internazionali e, in particolare, la decisione di creare e programmare la Fifa Club World Cup 2025”.

Il reclamo chiede al tribunale di sottoporre le questioni alla Corte di giustizia europea per un pronunciamento preliminare. La causa della Fifpro sarà combattuta da Jean-Louis Dupont, che ha fatto parte del team legale che ha ottenuto la storica sentenza Bosman sui trasferimenti nel 1995.

La Fifpro ha dichiarato: “I sindacati dei giocatori ritengono che queste decisioni violino i diritti dei giocatori e dei loro sindacati ai sensi della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, oltre a violare potenzialmente il diritto della concorrenza dell’UE”.

Il mese scorso il presidente della Fifa, Gianno Infantino, ha descritto la prospettiva di una controversia legale sui piani della Coppa del Mondo per Club come un “dibattito futile”. Ha dichiarato che anche con la Coppa del Mondo per Club allargata la Fifa organizza “circa l’1% delle partite dei migliori club del mondo” e che “l’uno o il 2% delle partite che la Fifa organizza finanzia il calcio in tutto il mondo”.

La Fifa ha anche affermato di avere “il pieno diritto di stabilire i parametri delle nostre competizioni rispettando il quadro normativo in vigore”.