Juventusnews24
·23 dicembre 2024
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L’ex arbitro Gianpaolo Calvarese ha analizzato la moviola di Monza–Juve, soffermandosi sul contrasto tra Pablo Marì e Vlahovic e la presunta mano di McKennie.
PAROLE – «Tecnicamente Massa fischia 17 falli sorvolando anche su alcuni contatti non fallosi, tenendo alta la soglia d’intervento. Nelle aree di rigore poco da segnalare se non due episodi. Il primo è sul contatto al 68’ tra Bondo e Vlahovic, con il serbo che ha la peggio e va a terra in area di rigore: giusta la decisione di Massa di far proseguire l’azione perché il contatto è troppo leggero. Nel secondo episodio in area è ancora Vlahovic il protagonista, stavolta con Pablo Marí. Nell’area di rigore del Monza, i due hanno un corpo a corpo robusto, ai limiti del regolamento. Pablo Marí rischia in una situazione piuttosto statica dato che Vlahovic riesce comunque a girarsi e il difensore continua a tenere il braccio lì. L’attaccante va giù, ma ci sta non fischiare il rigore. Sul finale manca un calcio di punizione al limite dell’area in favore del Monza per un fallo di mano evidente di McKennie».