Moratti: «Ho superato un brutto momento. Inter? La squadra più completa, mai avuto dubbi su Chivu» | OneFootball

Moratti: «Ho superato un brutto momento. Inter? La squadra più completa, mai avuto dubbi su Chivu» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·31 dicembre 2025

Moratti: «Ho superato un brutto momento. Inter? La squadra più completa, mai avuto dubbi su Chivu»

Immagine dell'articolo:Moratti: «Ho superato un brutto momento. Inter? La squadra più completa, mai avuto dubbi su Chivu»

L’estate 2025 sarà ricordata da Massimo Moratti, ex patron e presidente dell’Inter, come quella della grande paura. Infatti, l’80enne imprenditore mentre si trovava in vacanza a Forte dei Marmi è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Humanitas di Rozzano, dove è stato immediatamente trasferito in terapia intensiva per essere intubato, a causa di una grave polmonite e varie complicazioni.

Dopo un mese, il 27 settembre, l’inizio della convalescenza e la progressiva rieducazione fisica, ma soprattutto il ritorno a casa: «Sto meglio, direi decisamente meglio – ha dichiarato Moratti al Quotidiano Nazionale –. Ci sono stati giorni molto complicati, ma posso anche dirvi che in ospedale praticamente non mi sono reso conto di quanto fosse successo. Quando mi hanno estubato ho cominciato a capire, poi mi è stato raccontato tutto. Credo di essere una persona molto fortunata, capitata nelle mani giuste».


OneFootball Video


Sull’affetto ricevuto durante il ricovero, specialmente dall’Inter e dai suoi tifosi: «Me lo hanno riferito. Ho trovato meraviglioso tutto questo affetto nei miei confronti da parte della gente, non è mai scontato. E ringrazio davvero di cuore i nostri supporter ma anche tutti gli ex calciatori, gli amici e gli sportivi che hanno fatto sentire la propria presenza accanto a me e alla mia famiglia. Ma il ringraziamento più grande va a tutti i medici e al personale sanitario, sono stati straordinari. Eliminare il fumo? Eh sì e hanno ragione, anche se non è facile».

Non può mancare un riferimento all’Inter: «Siamo a metà stagione, ma almeno in campionato mi pare di poter dire che sia la squadra più completa. Gioca bene, ha cuore e coraggio, fa divertire, è un gruppo molto unito. Qualche sconfitta ci può stare ma l’Inter è in grado di fare strada in tutte le competizioni: più passano le partite e vince e più questa squadra dà la sensazione di poter sempre migliorare. E poi abbiamo un grande capitano. Lautaro Martinez erede di Javier Zanetti? Giusto che sia così. Lautaro si dimostra leader vero, non solo un fuoriclasse. Uno come lui è il capitano ideale per una squadra come la nostra, incarna la vera anima interista».

Sull’addio di Simone Inzaghi e l’arrivo di Cristian Chivu, uno dei protagonisti in campo nel Triplete 2010: «Personalmente non ho mai avuto alcun dubbio, Chivu sarà pure stata una scommessa ma possiamo dire fin qui azzeccatissima. Ho avuto Cristian calciatore, sul campo era bravissimo e di immensa utilità per l’allenatore. Ma ha sempre avuto grandi qualità umane: ricordo che andava nei campi rom del milanese a fare lezioni d’italiano ai ragazzi. Una “missione” in cui credeva ed era benvoluto da quei giovanissimi che avevano bisogno di una figura del genere. Chivu non è stato solo un ottimo calciatore e ora un bravo allenatore, per me è un uomo di spessore enorme, dalla cultura straordinaria, capace di unire intelligenza e sensibilità fuori dal comune. E poi ci capitava di fumare una sigaretta insieme, anche per questo con lui vado molto d’accordo (sorride, ndr)».

Moratti conclude con un ricordo recente, la festa per i suoi 80 anni a maggio: «La festa a sorpresa per gli 80 anni organizzata a Imbersago dalla mia famiglia è stata qualcosa di stupendo. 300 invitati, compresi tantissimi miei ex calciatori, da Ronaldo a Recoba, un’emozione indescrivibile, impossibile da dimenticare»

Temi

Visualizza l' imprint del creator