Calcionews24
·21 ottobre 2025
Mouzakitis si racconta: «Sogno di vincere la Champions League e giocare con la Grecia. Ero portiere, ma ho smesso per questo infortunio!»

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·21 ottobre 2025
Christos Mouzakitis, giovane talento dell’Olympiacos che guida la classifica del Golden Boy Web Index, si racconta a Tuttosport. Diciotto anni, un titolo greco in tasca e il ricordo di una finale di Youth League vinta contro il Milan di Abate, Mouzakitis svela il suo percorso, le sue ispirazioni e i suoi sogni.
GOLDEN BOY WEB INDEX – «Per me è un grande onore far anche solo parte di questa classifica. Il fatto di essere davanti a campioni simili, poi, non può che rendermi ancor più felice».
COME HA SCOPERTO DI ESSERE IN TESTA – «È stato un mio caro amico a dirmelo. Mi ha chiamato chiedendomi: “Christos, ma cos’è questa classifica? Devo votare per te?”. Così ho realizzato cosa stesse succedendo».
IN CAMPO – «Sono un ragazzo come tanti, tranquillo, ma soprattutto grato per ciò che il calcio mi offre ogni singolo giorno della mia vita. Ma non mi piace molto parlare di me. Preferisco esprimermi in campo: mi viene molto più semplice».
FUORI DAL CAMPO – «Nel tempo libero, se non sono con la mia famiglia, gioco molto alla play con gli amici. E poi sono fortissimo a Ping Pong. Non mi batte nessuno».
ERA UN PORTIERE – «Si sì. Ho giocato in porta fino a 6 anni e non ero niente male (ride ndr.). Poi ho dovuto smettere per via di un infortunio all’occhio. Mia madre era preoccupata: ha chiesto ai miei allenatori di allora se potessero spostarmi in un’altra posizione. Così ho iniziato a fare l’esterno sinistro. Quando sono arrivato nelle giovanili dell’Olympiacos mi hanno poi dirottato in mezzo al campo, e da lì non mi sono più mosso».
IL MODELLO – «Luka Modric, senza alcun dubbio. È il mio idolo. Credo di aver visto ogni singolo match della sua carriera. Un giocatore fantastico…».
CALHANOGLU – «Quest’estate abbiamo giocato un’amichevole contro l’Inter: quando sono uscito era da poco entrato in campo Calhanoglu. Ho avuto modo di osservarne bene i movimenti dalla panchina e mi ha davvero impressionato».
IL RIGORE IN YOUTH LEAGUE – «Tre giorni prima, nella semifinale con il Nantes, ne avevo sbagliato uno. Per fortuna siamo comunque riusciti a qualificarci per la finalissima con il Milan. Un errore che, comunque, non mi è andato giù. Così mi sono detto: se contro i rossoneri ci daranno un altro rigore, sarò io a calciarlo. Quando l’arbitro è stato richiamato al Var, io avevo già preso il pallone. Dovevo riscattarmi, e alla fine ci sono riuscito».
IL SOGNO – «Poter entrare a far parte regolarmente della prima squadra è stato già straordinario, ne vado molto fiero. Non ho sogni, ma obiettivi concreti per i quali lavoro ogni giorno, e il primo di questi è la vittoria della Champions League. Prima o poi spero di poter sollevare quel trofeo. A livello nazionale, invece, mi piacerebbe prendere parte con la Grecia agli Europei e ai Mondiali».
FUTURO NELL’OLYMPIACOS – «Non ne so nulla e non ci penso. In questo momento le mie attenzioni sono tutte per l’Olympiacos: penso a dare il massimo e ad aiutare la squadra. Poi in futuro vedremo cosa accadrà. In generale in tutte le caratteristiche prettamente fisiche: dalla rapidità nell’esecuzione dei gesti tecnici, all’elevazione».
LA SFIDA CONTRO IL BARCELLONA – «Credo che ogni giocatore speri un giorno di poter affrontare grandi club come il Barça. Ora è arrivato questo momento. Non ci sentiamo inferiori, vogliamo alzare l’asticella e non vediamo l’ora di scendere in campo».
SE SEGNASSE OGGI -«Se succede (segnare in Champions contro il Barcellona ndr) impazzisco (ride ndr)».
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