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·30 ottobre 2025

Moviola Inter Fiorentina, errore grave di Sozza e Ghersini: rigore netto negato a Pio Esposito

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Moviola Inter Fiorentina, nuovo errore degli arbitri in un episodio decisivo? Ecco che cosa è successo ieri sera a San Siro a Pio Esposito

Come evidenziato da Edmondo Pinna sul Corriere dello Sport, la direzione arbitrale di Sozza e la gestione del VAR da parte di Ghersini durante Inter Fiorentina hanno lasciato più di un dubbio, tanto da generare un vero e proprio “allarme rosso” per il designatore Gianluca Rocchi. L’episodio principale, il mancato rigore per fallo su Pio Esposito, è stato giudicato dal quotidiano romano come “clamoroso e difficilmente spiegabile”.

Il “laccio californiano” di Comuzzo su Esposito

L’azione incriminata si è verificata nel primo tempo, quando Comuzzo, difensore della Fiorentina, ha trattenuto in modo evidente Pio Esposito all’interno dell’area di rigore. Un intervento definito da Pinna come un “laccio californiano”, chiarissimo per dinamica e intensità, che avrebbe dovuto portare all’assegnazione del penalty in favore dell’Inter.


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Secondo l’analisi del Corriere dello Sport, la mancata decisione di Sozza, unita alla conferma di Ghersini al VAR, rappresenta un errore tecnico grave. “Gli arbitri hanno perso il senso della realtà” scrive Pinna, sottolineando come l’episodio sia un sintomo di un problema sistemico: troppe interpretazioni e troppe eccezioni stanno minando la chiarezza delle decisioni arbitrali in Serie A.

Solo nel finale rigore assegnato a Bonny

A rendere ancora più evidente la contraddizione, nella ripresa è stato invece concesso un rigore — quello su Ange-Yoan Bonny, atterrato da Viti, poi espulso per doppia ammonizione — giudicato da tutti come corretto e ineccepibile. Una decisione che, però, non cancella l’errore iniziale, ritenuto da molti “horror” per gravità e per la mancanza di coerenza nei criteri di valutazione.

Il caso Sozza-Ghersini riapre dunque il dibattito sull’uniformità dei giudizi e sulla necessità, secondo Pinna, di una “tabula rasa” nel sistema arbitrale, per restituire credibilità e chiarezza alle decisioni in campo.

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