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·23 ottobre 2025

Mutu: «Chivu è un orgoglio per la Romania, a Zenga rispondo così»

Immagine dell'articolo:Mutu: «Chivu è un orgoglio per la Romania, a Zenga rispondo così»

Le parole di Adrian Mutu, ex calciatore, sulla situazione attuale dell’Inter dopo questo inizio di stagione. Tutti i dettagli in merito

Adrian Mutu ha parlato al podcast di GSP parlato dell’inizio di stagione dell’Inter.

RAPPORTO CON CHIVU – Cristian Chivu ha fatto tre mesi straordinari al Parma. Ha salvato la squadra dalla retrocessione con un percorso più che dignitoso. L’obiettivo è stato raggiunto. La sua idea di allenatore è sempre stata orientata verso l’Italia. Perché dobbiamo essere in competizione? Perché dobbiamo fare paragoni? Perché Mutu e Chivu devono essere messi a confronto? Chivu è all’Inter, Mutu ha fatto il suo percorso. Io ne ho avuto uno diverso come allenatore. Quando portavo il Rapid nei play-off, nessuno mi chiedeva perché io fossi lì e Chivu allenasse l’Inter U16. Nessuno me lo domandava (ride). Adesso invece, da quando Chivu allena la prima squadra dell’Inter, tutti mi chiedono di lui, come se fosse mio fratello o come se fossimo in gara uno contro l’altro. Gente, la presenza di Chivu all’Inter è una cosa positiva per la Romania, davvero non lo capite? Se lui riesce lì, è un bene anche per me e per tutti gli allenatori rumeni. Parlo spesso con Cristi e continuo a credere che il suo successo sarebbe positivo per tutti noi, perché innalzerebbe il valore del calcio rumeno. Certo che mi sarebbe piaciuto essere al posto di Chivu all’Inter, cosa credete, che vi menta? Tutti gli allenatori della Romania lo vorrebbero, e non solo quelli rumeni. Stiamo parlando della finalista della Champions League! Io non ho avuto pazienza, volevo allenare subito. Ma ci sono grandi differenze. Cristi vive in Italia; a me non è mai piaciuto allenare i giovani. Non ho mai pensato di cominciare dall’U16 o da dove ha iniziato lui. E poi, provate voi ad allenare l’U13 in Romania! Lui era in Italia, attenzione. A un certo punto la Fiorentina mi ha sondato per affidarmi una loro squadra U23. È stata una chiacchierata, non un’offerta ufficiale.


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LA LITE CON ZENGA – Gli obiettivi di Chivu all’Inter sono molto grandi, è normale che la pressione sia alta. Lo vedrete diventare bianco per lo stress (ride). Avete visto come l’hanno demolito dopo due sconfitte? È lì che me la sono presa con Walter Zenga, che commentava…Walter, stai zitto! Non mi dà fastidio la critica, ma il tono. Non capite la prospettiva. Non avete giocato all’estero. Probabilmente aveva una frustrazione. Dopo la seconda partita criticava, ma quando l’Inter ha vinto 5-0 con il Torino non l’ho sentito. E non dimentichiamo che Walter ha lavorato anche da noi. So di cosa parlo. Non avete idea di cosa significhi sentirsi gridare “zingaro” da 70.000 persone all’Olimpico, quando segnai due gol contro la Roma! “Zingaro di merda”, non serve tradurre. Non potete capire cosa soffrono i rumeni. C’è una sfumatura di superiorità, ed è questo che mi ha dato fastidio! Chivu è in Italia da tanti anni, ha vinto la Champions League con l’Inter. Io conosco bene il loro modo di parlare, ho vissuto lì 15 anni, parlo perfettamente italiano, ho sentito le parole di Zenga. Ehi Zenga, abbi un po’ di rispetto: Chivu è una leggenda dell’Inter, proprio come te. E poi anche tu sei mezzo rumeno, hai figli con una moglie rumena. Noi, quando parliamo degli italiani, lo facciamo sempre con ammirazione.

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