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·17 novembre 2025
Napoli, azzurri protagonisti al Gran Galà del Calcio: sei giocatori in corsa e Conte tra i top allenatori

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·17 novembre 2025

Le nomination per il Gran Galà del Calcio 2024/25 confermano il peso specifico del Napoli nel panorama della Serie A. Sono sei gli azzurri selezionati tra i migliori interpreti della stagione, mentre Antonio Conte compare nella rosa dei tecnici candidati al premio più prestigioso riservato agli allenatori.
La cerimonia si terrà il 1° dicembre, data che potrebbe trasformarsi in un momento simbolico per una squadra che oggi vive una fase interna delicata.
Tutti i candidati del Napoli: una presenza imponente in ogni reparto
L’elenco ufficiale delle nomination mette in luce un dato evidente: il Napoli è tra le società più rappresentate e figura anche tra le candidate al premio di miglior club dell’anno, insieme a Bologna e Inter.
Questi gli azzurri in corsa:
Difesa: Di Lorenzo, Buongiorno, Rrahmani
Centrocampo: McTominay, Lobotka
Attacco: Lukaku
Una distribuzione che riflette la qualità complessiva della rosa e la profondità dei singoli ruoli, elemento centrale nella costruzione di Conte.
Le altre nomination: i protagonisti della Serie A 2024/25
Portieri: Svilar, De Gea, Sommer Difensori: Di Lorenzo, Dodò, Dumfries, Angelino, Dimarco, Tavares, Acerbi, Bastoni, Buongiorno, Rrahmani, N’Dicka Centrocampisti: Barella, Calhanoglu, Lobotka, McTominay, Paz, Reijnders Attaccanti: Lautaro Martinez, Lookman, Lukaku, Kean, Retegui, Thuram Allenatori: Conte, Fabregas, Ranieri Società: Bologna, Inter, Napoli Arbitri: Aureliano, Chiffi, Doveri
Una lista che evidenzia il livello competitivo del campionato, in un’annata segnata da grande equilibrio.
Conte e il momento del Napoli: tra tensioni interne e necessità di ricostruire il clima
Al di là delle candidature, la squadra vive una fase complessa sul piano psicologico. Il Corriere dello Sport fotografa la situazione con parole nette: “la squadra deve ritrovare la leggerezza e la voglia di divertirsi che sembrano smarrite – partite alla mano – ma l’operazione non può prescindere da Conte. Tocca all’allenatore restituire lo spirito, toccando i tasti giusti e ritrovando l’armonia perduta insieme con i sorrisi”.
La crisi, secondo il quotidiano, è stata generata proprio dalle dichiarazioni del tecnico dopo il ko di Bologna: “è stato Conte ad aprire una crisi interna citando la mancanza di cuore e l’egoismo dei giocatori (alias orticello) e precisando che la squadra non è più tale”.
Parole che hanno segnato un confine: da un lato la volontà del tecnico di scuotere l’ambiente, dall’altro il rischio di incrinare il rapporto con alcuni elementi dello spogliatoio.
La settimana della verità: confronto interno e ricostruzione dell’unità
Il quotidiano aggiunge un passaggio cruciale: “Parole scolpite nella pietra e dure come la pietra stessa, ma anche un punto: ora toccherà all’allenatore e al gruppo decidere se sarà di ripartenza o di non ritorno. Quando il gruppo ritroverà anche i nazionali, diciamo a metà settimana, sarà inevitabile un confronto utile a sistemare la situazione una volta per tutte”.
Il Napoli, attualmente secondo in campionato e ancora in corsa su quattro fronti, non può permettersi una frattura interna proprio nella fase in cui la stagione potrebbe entrare nel vivo. L’obiettivo immediato è “ritrovare la normalità”, ciò che è venuto meno dalla gara di Bologna in poi.
Un paradosso apparente: riconoscimenti individuali e tensioni collettive
La presenza massiccia del Napoli nelle nomination mette in risalto una contraddizione solo apparente: sul piano dei valori individuali, la squadra resta tra le più forti del campionato; sul piano emotivo, invece, vive una delle sue fasi più complicate degli ultimi anni.
Il Gran Galà del Calcio potrebbe così diventare un momento di riflessione: la conferma del valore dei singoli deve trasformarsi in energia per ricomporre il gruppo e rilanciare la stagione.









































