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·1 agosto 2025
Napoli, Beukema: “Crollo a letto dopo gli allenamenti di Conte. Mi conosce meglio di me stesso”

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·1 agosto 2025
Il difensore olandese del Napoli ha parlato a Cronache di Spogliatoio, tra aneddoti, adattamento alla nuova realtà e il lavoro intenso sotto la guida di Antonio Conte.
In un’intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, Sam Beukema, nuovo difensore del Napoli, ha svelato retroscena interessanti sul suo ambientamento in azzurro, sul rapporto con Antonio Conte e sui ricordi ancora freschi della sua esperienza al Bologna.
“Conte? Mi conosce quasi meglio di me stesso” Arrivato al Napoli in un’estate di grandi cambiamenti, Beukema ha subito percepito la determinazione del nuovo corso tecnico:
“In questi giorni appena tocco il letto, crollo. Niente videogiochi o Netflix, solo sonno. Gli allenamenti di Conte sono duri, ma è giusto così. Quando mi ha chiamato prima del trasferimento, mi ha dimostrato di conoscermi quasi meglio di me. Sono cose che ti colpiscono profondamente e ti motivano”.
Il tecnico leccese, noto per la sua intensità e per l’approccio totalizzante, ha già conquistato l’olandese, che sottolinea quanto il livello richiesto sia elevato ma stimolante.
I primi giorni in ritiro: l’intesa con Marianucci e il sostegno dei compagni Nel ritiro di Dimaro, Beukema ha condiviso la stanza con il giovane Marianucci:
“La scelta l’ha fatta lo staff, ma lo conoscevo già da avversario. Ci siamo sfidati anche in semifinale di Coppa Italia”.
Fondamentale per l’integrazione è stato il supporto dei nuovi compagni, soprattutto i veterani con esperienze internazionali:
“Lang, De Bruyne, Lukaku e anche gli scozzesi mi hanno aiutato molto a inserirmi. A Bologna ero legato a Ferguson, quindi appena arrivato qui, McTominay e Gilmour sapevano già da che parte stare. Billy è un personaggio incredibile”.
Il legame con Bologna non è finito Nonostante il trasferimento, Beukema è ancora legato all’ambiente bolognese:
“Sono ancora nei gruppi di chat del Bologna. Ho appena saputo che è nata Lea, la figlia di De Silvestri: lui è stato fondamentale per me. Quando arrivai dall’Olanda, mi portò in giro per la città per farmela conoscere. È grazie a persone così che si crea un gruppo vero”.
Il ricordo della Coppa Italia e l’infortunio Beukema ha ricordato con emozione la finale di Coppa Italia, anche se un colpo lo ha costretto a restare lontano dai festeggiamenti:
“Pobega mi colpì in modo fortuito, e il medico mi applicò quattro punti. Per questo non potei unirmi ai festeggiamenti con i tifosi”.
Crescita sotto Italiano e l’eredità olandese Parole di stima anche per l’ex allenatore Vincenzo Italiano, che lo ha allenato a Bologna:
“Mi ha migliorato tanto nel difendere e nel gestire i duelli a tutto campo. In Italia ho imparato a marcare davvero uomo su uomo. Italiano urla più di Conte, ma è un ottimo allenatore e molto empatico”.
Sul piano culturale, Beukema si sta anche documentando sulla tradizione olandese in maglia azzurra:
“Onestamente conoscevo poco Ruud Krol, ma quando sono arrivato a Napoli ho visto che era stato qui un grande difensore olandese, così ho cercato i suoi video su YouTube”.
I suoi riferimenti, però, restano altri:
“Mi ispiro a Maldini, Van Dijk e Ruben Dias. Da bambino, però, il mio idolo era Ronaldinho: fino a 16 anni giocavo trequartista. Il Feyenoord mi voleva l’anno in cui ha vinto il titolo e sono andato persino a casa di Slot, ma ho scelto di restare all’AZ perché sentivo che il mio percorso lì non era finito”.