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·24 dicembre 2025
Napoli e Conte, un futuro ancora insieme? De Laurentiis pronto al rinnovo fino al 2029

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Il presidente vuole blindare l’allenatore azzurro: entusiasmo, risultati e stima reciproca alla base del progetto. A Napoli il clima è cambiato radicalmente. Dopo mesi complessi, tensioni latenti e voci di separazione, oggi il rapporto tra Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte appare più solido che mai.
Al punto che il presidente azzurro starebbe valutando un prolungamento del contratto dell’allenatore fino al 2029, aggiungendo due anni all’attuale scadenza fissata nel 2027. Un’idea chiara, rilanciata da Il Mattino e la Repubblica, che certifica quanto il numero uno del club creda nel progetto tecnico avviato con Conte.
L’entusiasmo di De Laurentiis è evidente e non nasce dal nulla. Il percorso compiuto dal Napoli nelle ultime settimane ha contribuito a rasserenare un ambiente che solo poco tempo fa sembrava attraversato da malumori, polemiche interne e persino suggestioni di addio. Emblematica, in questo senso, la distanza simbolica tra le due partite giocate a Bologna: dalla sconfitta in campionato, che aveva alimentato tensioni e indiscrezioni, alla vittoria nella finale di Supercoppa Italiana, che ha restituito compattezza e fiducia.
De Laurentiis difende Conte: “Perché, avevate dubbi su di lui?”
Il presidente del Napoli, a onor del vero, non ha mai smesso di difendere il suo allenatore. Anche nei momenti più delicati, De Laurentiis ha continuato a ribadire pubblicamente la centralità del lavoro di Conte. Dopo la finale di Riad, mentre i giocatori si preparavano ad alzare il trofeo, il suo messaggio ai giornalisti è stato diretto e provocatorio: “Perché, avevate dubbi su di lui?”.
Parole che raccontano meglio di qualsiasi indiscrezione quanto il patron azzurro sia convinto di aver fatto la scelta giusta. Da qui l’idea di blindare Conte con un rinnovo a lungo termine, trasformandolo nel fulcro di un progetto tecnico stabile e ambizioso.
Conte resterà davvero a lungo? I precedenti e l’ipotesi Nazionale
La vera incognita, però, riguarda la volontà dello stesso Conte. La carriera dell’allenatore salentino racconta di cicli spesso brevi: solo una volta è rimasto più di due anni nello stesso incarico, alla Juventus tra il 2011 e il 2014. Per il resto, sia nei club sia alla guida della Nazionale, i suoi percorsi si sono sempre conclusi prima.
C’è chi sostiene che Conte possa avere nel mirino un ritorno sulla panchina dell’Italia dopo il Mondiale, ammesso che gli azzurri riescano a qualificarsi. In questo scenario, molto dipenderà anche dai risultati di Gennaro Gattuso. Se l’attuale commissario tecnico dovesse portare l’Italia a Canada-Messico-Usa e centrare almeno un quarto di finale dignitoso, per la Federazione sarebbe difficile pensare a un cambio di guida.
Ipotesi, al momento, ancora premature. Il presente, invece, parla chiaro.
Un allenatore che sa adattarsi: risultati oltre le difficoltà
Al di là delle simpatie personali, è difficile mettere in discussione il valore assoluto di Antonio Conte. I risultati parlano per lui e la stagione del Napoli ne è un’ulteriore conferma. Conte ha dovuto lavorare con una rosa complessa da assemblare, affrontare una lunga serie di infortuni e digerire sconfitte pesanti, ma è riuscito comunque a trovare soluzioni efficaci.
La vittoria in Supercoppa è arrivata in condizioni tutt’altro che ideali: assenti giocatori chiave come De Bruyne, Anguissa, Meret e Gilmour, con Lukaku costretto a guardare i compagni dalla panchina. Nonostante questo, il Napoli ha mostrato solidità, organizzazione e capacità di adattamento.
Dall’inizio della stagione Conte ha cambiato almeno tre sistemi di gioco, smentendo l’etichetta di allenatore integralista. Ha mantenuto saldi alcuni principi fondamentali del suo credo tattico, indipendenti dal modulo e dagli interpreti: la ricerca della profondità, gli inserimenti in velocità e il lavoro della punta come riferimento per l’attacco.
Il gruppo con Conte: stima e fiducia totale
Un altro segnale forte arriva dallo spogliatoio. Diversi giocatori hanno espresso pubblicamente la loro stima nei confronti dell’allenatore, come fatto da Politano a Riad. Un elemento tutt’altro che secondario, perché testimonia un rapporto solido tra tecnico e squadra, costruito anche nei momenti più difficili.
È quindi naturale che De Laurentiis voglia blindare Conte e garantirsi continuità tecnica. Resta da capire se anche l’allenatore vorrà essere blindato e legarsi a lungo al Napoli. Per ora, il presente racconta di un’alleanza forte e di un progetto che, almeno nelle intenzioni del presidente, guarda lontano.









































