Calcionews24
·5 ottobre 2025
Napoli Genoa: la missione di Conte è tornare a fare un clean sheet. Ecco su chi puntare per tornare la migliore difesa

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·5 ottobre 2025
Otto gol in un mese. Un dato che suona come un campanello d’allarme assordante per quella che, nella scorsa stagione, era la miglior difesa d’Europa. Il Napoli insegue un “clean sheet” che manca ormai da fine agosto, precisamente dal 30, quando un gol di Anguissa contro il Cagliari sigillò l’1-0 al Maradona. Dopo un avvio promettente, con la porta inviolata anche contro il Sassuolo (2-0 in trasferta), qualcosa si è inceppato.
Da quando Ranieri ha trafitto la difesa partenopea in Fiorentina-Napoli 1-3, i portieri azzurri – sia Milinkovic che Meret – sono stati costretti a raccogliere il pallone dalla propria rete in ben otto occasioni. L’ultimo, il rigore di Suarez dello Sporting mercoledì in Champions. Prima di lui, e dopo Ranieri, avevano segnato Haaland e Doku del City, Nzola e Lorran del Pisa, Saelemaekers e Pulisic del Milan. Otto reti in un mese, un trend preoccupante per una squadra che ambisce al vertice. Ora, all’orizzonte, c’è il Genoa, e la sfida contro i Grifoni rappresenta l’ultima occasione per blindare di nuovo la porta prima della sosta.
Ma quali sono i motivi alla base di questa improvvisa fragilità difensiva di settembre, che pure, salvo Etihad e San Siro, non ha impedito al Napoli di collezionare vittorie? Il Corriere dello Sport propone questa riflessione. La risposta più immediata arriva dall’emergenza infortuni. Le assenze hanno costretto Antonio Conte a rivedere spesso la linea a quattro, schierando anche contro lo Sporting una difesa completamente inedita. Oggi al centro ci saranno di nuovo Beukema e Juan Jesus, in attesa del rientro di Buongiorno (dopo la sosta) e con i tempi di recupero di Rrahmani ancora da definire.
Conte ha reinventato il Napoli, e questo processo può aver avuto un costo in termini di assestamento, nonostante le buone prove dei singoli, in particolare di Juan Jesus, elogiato dall’allenatore come “immortale”, e di Spinazzola. Lo stesso Conte, parlando dei gol subiti, mercoledì aveva aggiunto: «Bisogna avere quella sana paura di prendere gol che ti fa correre indietro». Un monito chiaro, che sottolinea l’importanza dell’attenzione e della reattività.
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