Napoli Genoa: le tre cose che non hai notato del match di Serie A | OneFootball

Napoli Genoa: le tre cose che non hai notato del match di Serie A | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcionews24

Calcionews24

·11 maggio 2025

Napoli Genoa: le tre cose che non hai notato del match di Serie A

Immagine dell'articolo:Napoli Genoa: le tre cose che non hai notato del match di Serie A

Ecco le tre curiosità sulla sfida delle ore 20.45, Napoli Genoa: partita valida per la 36ª giornata di Serie A 2024-2025

Scopriremo col tempo l’esatta portata sui destini del campionato di Napoli-Genoa, terminata non senza sorprese 2-2, nonostante gli azzurri si siano portati in vantaggio per due volte. Il pari premia l’impegno dei liguri, apparsi motivati come non succede ad altre formazioni tranquille come loro. E, contemporaneamente, deve alzare la soglia d’allarme dell’ambiente partenopeo, senza però trascurare la non banale quantità di occasioni prodotte dalla squadra. Ecco 3 cose da ricordare della serata.

  1. Il respiro. A metà del primo tempo il Napoli ha imbastito una di quelle azioni che contengono molto di ciò che vorrebbe vedere un allenatore. Tutto nasce da McTominay che a centrocampo va via e fin qui siamo nel campo della consuetudine. Bello il suo cambio di gioco, notevole lo stop di Politano che avanza, serve indietro D Lorenzo che vede immediatamente scattargli davanti Raspadori che riceve puntualissimo la palla e la gira verso la porta. La posizione è un po’ troppo esterna per sorprendere sul primo palo l’attento portiere del Genoa. Però ci sono momenti nei quali conta che migliaia di persone avvertano insieme cosa significhi respirare, la resa produttiva conta un po’ di meno.
  2. In testa. No, non c’è nessun riferimento alla classifica del Napoli. Il pareggio del Genoa viene salutato da una grande esultanza di Ahanor, che devia di testa un gran bel cross di Messias. E siccome ha 17 anni, frequenta la Primavera e Vieira gli sta dando spazio, è molto felice che i suoi compagni facciano capannello attorno a lui e inizino a dargli simpatiche botte in testa. Chissà, infine, cosa deve essergli passato sempre nella stessa testa quando gli avranno detto che era autogol di Meret…
  3. Insonnia. Conte ad un certo punto pensa che sia opportuno che Raspadori rifiati e prepara il cambio con Billing. Lo ritarda molto perché Jack sembra trovare spazi ed energie nuove, come se il 2-1 gli avesse acceso il diavolo in corpo. Poi la sostituzione la fa, il Genoa effettua l’ennesimo cross e quei centimetri che il subentrato avrebbe dovuto garantire non si trovano quando va all’impatto di Vasquez, autore del 2-2. Se lo conosciamo un minimo, stanotte non dorme. Non Billing, ma Conte.
Visualizza l' imprint del creator