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Diego D'Avanzo·25 gennaio 2025
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Diego D'Avanzo·25 gennaio 2025
Napoli-Juventus è tra le rivalità più accese d'Italia tra le squadre di due città diverse: una contrapposizione che nasce negli anni '60 in un momento preciso, cresce negli anni '80 per poi affievolirsi e riaccendersi.
Si tratta una sfida in cui il calcio è stato anche la trasposizione sociale di chi lo vive.
All'inizio degli anni '60 a livello sportivo non c'è una rivalità di risultati: la Juve era già la "Vecchia Signora" (fin dagli anni '30) mentre il Napoli aveva passato una parte della sua esistenza in Serie B, senza concludere grandi risultati in A.
Il vero exploit del Napoli è del 1965/66: quando da neo-promosso arriva davanti alla Juve anche grazie a Omar Sivori, ex Pallone d'Oro che proprio la Juventus cede ai partenopei. Una testa troppo "calda" che si avvia alla tarda età, ma diventa subito un mito in città
Il suo acquisto fa già discutere: non soltanto 70 milioni di lire ma anche due motori della FIAT comprati dal presidente del Napoli (Achille Lauro) da montare sulle sue navi. Un "dare per avere" che dimostra la potenza della Juventus in sede di trattativa.
Il Napoli però si stabilizza per la prima volta come una delle squadre più forti del campionato, arriva ancora davanti ai bianconeri nel '67/68 e nel 1968/1969 avviene il primo evento traumatico tra le due squadre.
Quella stagione parte malissimo per il Napoli che arriva al 20 dicembre con una sola vittoria in campionato. I sogni di rimanere in alto sembrano svanire e Omar Sivori è ormai un altro giocatore, spesso assente a causa dei problemi fisici. Il talento però resta il solito e l'allenatore della Juve dà un ordine preciso: dargli fastidio.
Il marcatore è Erminio Favalli, la vittima è Sivori. All'ennesima scivolata l'italo-argentino scoppia: brutto fallo di reazione ed espulsione diretta, Sivori gli lancia il pallone addosso e gli rifila un altro calcio. Da questo momento non ci sono più freni inibitori.
Si crea confusione, il difensore del Napoli Dino Panzanato va a difendere Sivori e lo fa a suo modo: tacchetti addosso a Favalli. Come risposta il giocatore Sandro Salvadore (Juve) tira un pungo all'occhio di Panzanato. Ma lui si rialza e ne rifila due al suo avversario.
L'arbitro espelle tutti e il referto medico è da incontro di UFC:
Nel post-partita Omar Sivori lancia una sequela di accuse e rivelazioni personali sulla sua ex-squadra, e conclude insultando l'allenatore bianconero Heriberto Herrera: "La Juventus non scende in campo tranquilla perché Heriberto, più che al calcio, la prepara fare a pugni".
Quella è anche l'ultima apparizione di Sivori nel mondo del calcio. Un'uscita di scena che coincide con l'inizio della rivalità tra Napoli e Juve: destinata ad aumentare con la cessione di Altafini visto come "Core n'grato", crescere ancora nel periodo di Maradona nello "scontro tra due parti d'Italia" e poi assumere i tratti moderni con le sfide del passato recente. Napoli-Juve, è nata così.
📸 ISABELLA BONOTTO - AFP or licensors
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