Napoli, la rivoluzione capitanata da Conte e Manna: il recap del mercato | OneFootball

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·31 agosto 2024

Napoli, la rivoluzione capitanata da Conte e Manna: il recap del mercato

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La sessione di mercato estiva si è appena conclusa e il Napoli ha avuto un ruolo da protagonista. Gli occhi erano puntati su di loro ed effettivamente non hanno deluso, ma ci sono alcune complicanze.

I partenopei hanno versato circa 140 milioni di euro in questa finestra estiva di calciomercato, solamente la Juventus ha sborsato una cifra maggiore. Il nuovo Napoli targato Conte e Manna è pronto a brillare e a mandare in vigoria il Maradona. I campani hanno cambiato pelle con l’arrivo di Antonio Conte, la sua impronta sul mercato è eloquente, gli azzurri possono davvero puntare in alto grazie al mercato elargito dalla dirigenza nonostante qualche intoppo in alcune trattative. I partenopei non vogliono subire lo smacco della passata stagione, i presupposti lasciano presagire tutt’altro ma solo il tempo ce lo dirà.


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Napoli, due colpi importanti in fase difensiva

Innanzitutto gli azzurri hanno suggellato due colpi significativi per rimpolpare la catena difensiva: Alessandro Buongiorno e Rafa Marin. Il primo si è concluso a seguito di una lunga telenovela per una cifra attorno ai 35 milioni di euro. L’operazione per lo spagnolo invece è subito proceduta in modo spedito con i partenopei che hanno versato 12 milioni di euro al Real Madrid per le prestazioni di Rafa Marin. Due difensori centrali giovani ma pronti per il salto di qualità per sopperire alla fragilità difensiva che tanto ha flagellato il Napoli nella passata stagione. Sono state 48 le reti subite, decima migliore difesa in campionato, un risultato mediocre per poter ambire ad un posto in Champions League. Gli azzurri si sono mossi senza troppe elucubrazioni per rinforzare la catena difensiva e con Leonardo Spinazzola Antonio Conte adesso potrà godere di maggior profondità di rosa. L’ex Roma è arrivato a titolo gratuito e potrebbe rivelarsi fondamentale nel ruolo di esterno di centrocampo.

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NAPLES, ITALY – AUGUST 25: Alessandro Buongiorno of SSC Napoli during the Serie match between Napoli and Bologna at Stadio Diego Armando Maradona on August 25, 2024 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Brescianini sfuma, gli azzurri puntano su McTominay e Gilmour

Poi un momento di defaillance nelle trattative che forse ha costretto il Napoli a muoversi con più impeto e meno meticolosità rispetto ai primi giorni di mercato. La fumata nera Brescianini ha complicato i piani dei partenopei e, come se non bastasse, la trattativa per Cajuste al Brentford si era raffreddata. Il centrocampo è senza dubbio il reparto più rinnovato e stravolto: via Zielinski, Demme e successivamente anche Cajuste e dentro McTominay e Gilmour. Aver perso Zielinski a zero è stato sicuramente un duro colpo da digerire ma gli azzurri adesso possono contare sulla coppia coriacea scozzese.

Con l’arrivo dei due scozzesi, come cambia il centrocampo del Napoli?

Scott è un calciatore totale che, inspiegabilmente, si è trovato ai margini del progetto imbastito da Ten Hag. Il classe ‘96 in Serie A potrebbe davvero fare la differenza: leadership, fisicità, dinamismo, ottime doti difensive e un senso del gol da vendere. Qualità centellinate in quel di Manchester ma che a Napoli potrebbero emergere alla grande. L’altro scozzese è Billy Gilmour, arrivato dal Brighton ma la sua titolarità rimane un’incognita. Il classe 2001 è un giocatore di grande talento con un potenziale gargantuesco e nelle Seagulls lo ha ampiamente dimostrato. Palleggiatore, capace di interdire e dettare i tempi di gioco. Ha un ottimo senso della posizione, è dotato di piedi educatissimi ed è parecchio agile. Fisicamente non è un marcantonio e potrebbe rischiare di farsi sovrastare dagli avversari ma con le sue qualità tecniche è capace di sgusciare via e far partire la transizione positiva. L’unica incognita, come detto in precedenza, è capire come Antonio Conte possa ritagliargli un compito da protagonista. Si, perché Gilmour per caratteristiche tecniche è molto simile a Lobotka ma lo slovacco, giustamente, è considerato imprescindibile. Nel 4-3-3 rischierebbe di assaggiare troppa panchina, tutto dipende dalle prestazioni di Zambo Anguissa che nella passata stagione non ha proprio sprizzato calcio. Con i giocatori a disposizione Antonio Conte potrebbe adottare pure un 4-2-3-1 con Lobotka e McTominay titolari e Zambo Anguissa e Gilmour i sostituti, niente male direi. I partenopei pure in questa circostanza hanno fatto due investimenti importanti: McTominay è stato pagato 30.5 milioni di euro mentre Gilmour circa 13.

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SAN DIEGO, CALIFORNIA – JULY 31: Scott McTominay #39 of Manchester United looks on during the second half against Real Betis at Snapdragon Stadium on July 31, 2024 in San Diego, California. (Photo by Orlando Ramirez/Getty Images)

Napoli, rivoluzione anche in attacco: fuori momentaneamente Osimhen, dentro Lukaku e pure Neres

Prima di sistemare il cuore del centrocampo i campani hanno deciso di rafforzare la porzione destra del campo accaparrandosi David Neres. Anche qua investimento importante, 28 milioni di euro per le prestazioni del brasiliano. David Neres garantisce velocità, imprevedibilità, estro e sregolatezza. È un calciatore dal dribbling inebriante ,una vera spina nel fi Romelu Lukaku anco per i difensori avversari. Successivamente è salpato a Napoli anche Romelu Lukaku per sostituire Victor Osimhen, forse leggero ridimensionamento per la punta ma con Antonio Conte sappiamo quanto il belga possa rendere. È vero, non è più quel Lukaku in forma smagliante capace di crivellare le reti avversarie con facilità. Con due esterni fubamboli, capaci di proliferare molteplici azioni offensive, il belga potrebbe però elargire al Napoli molte soddisfazioni a suon di gol. 30 milioni di euro più il 30% sulla futura rivendita, altra operazione importante per il club campano.

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NAPLES, ITALY – AUGUST 25: David Neres of SSC Napoli during the Serie match between Napoli and Bologna at Stadio Diego Armando Maradona on August 25, 2024 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Un mercato in uscita mal riuscito, la situazione Osimhen e non solo

Passiamo a quello che poi ha macchiato un mercato in entrata quasi impeccabile del Napoli. Si, perché il mercato in uscita è stato gestito con frenesia e superficialità. La prima grande mossa da fare sarebbe stata quella di cedere Victor Osimhen ad una cifra, che quantomeno, potesse rasentare i 75 milioni di euro sborsati anni fa dal Lille. Il comportamento puerile del nigeriano ha complicato i piani del Napoli che si aspettava di trovare una sistemazione per lui.

L’interesse di Psg, Chelsea e Al’Ahli

Ad inizio mercato si era fatto avanti il Psg ma il club francese ha subito declinato la pista a causa di una notevole distanza economica col club italiano. Nell’ultimo mese è emerso un forte interesse da parte dell’Al-Ahli con il Chelsea sullo sfondo che seguiva con attenzione la situazione. La trattativa per il suo approdo in terra araba era alla fasi finali ma l’Al-Ahli ha deciso di virare su Ivan Toney. Nelle ultime ore di mercato perciò si è fatto avanti il Chelsea con un tentativo disperato di aggiudicarsi il calciatore in prestito con obbligo di riscatto. I Blues hanno proposto al giocatore un contratto da 6 milioni di euro, cifra considerata dal nigeriano eccessivamente irrisoria. Ad oggi i partenopei sono costretti a tenersi sul groppone un ingaggio faraonico da 11 milioni di euro netti. Osimhen in questo momento è fuori rosa e l’ipotesi di vederlo di nuovo in campo con la maglia azzurra è molto improbabile.

I partenopei hanno incassato solamente 11 milioni di euro in questa sessione di mercato di cui 7 solamente dalla cessione di Ostigard. La dirigenza si aspetta di sistemare il bilancio nella prossima stagione: il Napoli potrebbe incassare 42 milioni. Il problema? Lindstrøm, Natan e Cajuste sono stati ceduti con la formula del diritto di riscatto perciò quella cifra potrebbe non essere raggiunta. L’obbligo di riscatto da 12 milioni di euro per Cajuste scatta solamente nel caso in cui l’ipswich Town dovesse mantenere la categoria, non vale la stessa cosa per il danese e il brasiliano.

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Napoli, Kvaratskhelia rimane: un segnale molto positivo

Il Napoli è riuscito a mantenere in rosa un calciatore ormai di caratura internazionale come Kvaratskhelia nonostante i partenopei non partecipino in nessuna competizione europea. Trattenere un calciatore del genere non era scontato, si erano diffuse tante voci di mercato ma il club è riuscito comunque a blindare il gioiello più importante. Il Napoli sta provando ad aprire un nuovo ciclo importante e lo sta facendo in una situazione tortuosa. Effettuare un mercato di tale importanza, sapendo di non poter soddisfare i giocatori con la partecipazione in Champions League, non era affatto semplice. Il mercato del Napoli non è stato impeccabile sia chiaro, ma vedendo lo scenario iniziale sono stati fatti notevoli passi in avanti.

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