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·23 novembre 2025
Napoli, la scossa di Conte: ritrovata identità e segnali forti, ora serve continuità per affrontare un calendario di ferro

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·23 novembre 2025

Il 3-1 all’Atalanta rappresenta molto più di tre punti: è il segnale che il Napoli di Antonio Conte ha imboccato la strada giusta per rimettere ordine nella propria stagione dopo settimane complesse, soprattutto sul piano mediatico, seguite alla sconfitta di Bologna.
Il successo del Maradona restituisce fiducia, stabilità e una dimensione competitiva che era indispensabile ritrovare in vista di un finale di anno densissimo.
Una partita a due facce: brillantezza nel primo tempo, difficoltà nella ripresa
Analizzando la gara nel dettaglio emergono con chiarezza i due volti mostrati dagli azzurri.
Un primo tempo di altissimo livello
Nei primi 45 minuti la squadra ha espresso un calcio:
fluido
rapido e verticale
tecnicamente pulito
supportato da una fase difensiva impeccabile
La pressione alta ha funzionato, il possesso è stato dinamico, e la catena di sinistra ha prodotto costantemente superiorità. Un Napoli aggressivo, corto, coerente con le idee del suo allenatore.
Una ripresa complicata
Nella seconda parte di gara lo scenario cambia. L’ingresso di Scamacca offre all’Atalanta un riferimento fisico e tecnico che mette in difficoltà il terzetto difensivo. I subentrati del Napoli, soprattutto dalla mediana in avanti, non riescono a incidere: ritmo più basso, meno lucidità, più errori nella gestione della palla e nella protezione degli spazi.
Non tutto, dunque, è stato lineare o convincente, ma il segnale complessivo rimane positivo e rappresenta una base solida su cui lavorare.
Continuità: la vera chiave della prossima fase
Conte sa bene che la priorità, in questa fase, non è la perfezione del gioco per tutti i 90 minuti. L’obiettivo immediato è fare risultati, perché solo attraverso una sequenza stabile di vittorie si può ricostruire autostima, identità e ritmo competitivo.
Il ritorno alla piena disponibilità della rosa richiederà ancora tempo, ma i segnali più importanti sono già arrivati. Le immagini degli abbracci finali – che hanno coinvolto anche gli infortunati presenti in tribuna – raccontano una squadra compatta, emotivamente dentro al progetto e allineata all’allenatore.
Un calendario infernale: il Napoli si prepara al mese più duro
Il finale di anno sarà un banco di prova estremo. Da qui a fine dicembre, il Napoli affronterà:
Qarabag in Champions League
Roma in campionato
Juventus, sempre in Serie A
Cagliari negli ottavi di Coppa Italia
Benfica in Champions League
Udinese in campionato
e infine il viaggio a Riad per la Supercoppa Italiana
Un percorso che non lascia spazio a pause né cali di concentrazione.
Conte e i suoi sembrano però pronti alla sfida. Il successo sull’Atalanta segna il primo passo: adesso serve la continuità che può trasformare una buona prestazione in un nuovo ciclo positivo.
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