Calcionews24
·25 settembre 2024
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Scott McTominay ha parlato ai canali ufficiali del Napoli della sulla sua nuova esperienza in azzurro.
CHIAMATA NAPOLI – «L’orgoglio di giocare qui è davvero speciale e quando ho saputo che il Napoli era interessato a me ho sentito il fuoco dentro di me. Volevo venire qui e spingere il più possibile perché i fan sono pazzeschi, direi che sono tra i migliori tifosi che abbia mai visto. Incredibili. Non parlerò mai abbastanza dei tifosi, della gente, della città e dell’accoglienza che mi hanno riservato i miei compagni di squadra e gli allenatori. Quando un allenatore del calibro di Conte vuole portarti nella sua squadra ti riempie di fiducia e di voglia di dimostrargli di essere in grado di potergli dare molto. Le conversazioni che abbiamo avuto tra noi sono state tutte molto positive. Lui è molto esigente, il che è molto, molto positivo per un giocatore della mia età. Ora ho 27 anni, non sono un ragazzino ma non sono nemmeno vecchio. Quindi voglio essere spronato al massimo e voglio giocare al meglio delle mie possibilità per dimostrare che ci tengo molto e che voglio fare davvero bene. Sì, il calcio italiano è diverso e mi è piaciuto molto. Ovviamente ci sono molti aspetti tattici che devi capire e studiare…. Ma per me il calcio è il calcio. Se ti applichi e ti alleni correttamente e sei abbastanza in forma per entrare e sei disposto a imparare, allora puoi adattarti abbastanza rapidamente al modo in cui l’allenatore vuole giocare e al tipo di gioco del campionato. Quindi, per me, si tratta di concentrarmi e di fare del mio meglio, di imparare il più possibile in un breve periodo di tempo per essere al passo e di fare del proprio meglio con il sorriso sulle labbra, sperando di rendere felici i fan».
OBIETTIVI – «Il mio sogno più grande come persona è essere felice. Credo che la felicità sia la miglior cosa a cui aspirare nella vita, ed è l’unica cosa su cui mi concentro e cerco di essere felice con la mia famiglia, con i miei amici e con la mia fidanzata. È fondamentale per me avere sempre il sorriso sulle labbra. E alla fine, quando si ha il sorriso sul volto, si gioca meglio anche a calcio. Nel mio tempo libero, se vado a trovare la famiglia, mi piace trascorrerlo con mia sorella e i suoi figli, i miei genitori, la mia ragazza e la sua famiglia. Mi piace giocare a golf, ma quando ci si allena duramente non si può giocare a golf perché devi mantenere le gambe riposate. Mi piace giocare a biliardo, a ping pong, a freccette. E anche correre. Mio padre era un corridore molto accanito quando era più giovane. Corre ancora adesso e ancora non riesco a battere alcuni dei suoi tempi sui cinque chilometri e sulle dieci miglia. E lui me lo ricorda molto spesso. Sì, tutta la mia famiglia è molto ambiziosa in fatto di sport e lo prende con grande impegno. Qualcosa di me che nessuno conosce… Gioco a backgammon, il gioco… È un gioco da tavola. E magari, quando mi ritirerò dal calcio, sarò un giocatore di backgammon professionista. Si basa sul pensare. È un gioco strategico di origine greca e turca. Quindi, sì, lo adoro. Ci gioco sempre. Sempre».