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·11 novembre 2025

Napoli, Tiberio Ancora a STILETV: “Avevo notato una grande differenza in ritiro rispetto alla passata stagione”

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A Stile TV nel corso della trasmissione “Salite sulla giostra” di Raffaele Auriemma è intervenuto Tiberio Ancora, ex personal trainer del Napoli.

Napoli, Tiberio Ancora a STILETV: “Avevo notato una grande differenza in ritiro rispetto alla passata stagione”

Queste le sue dichiarazioni ai microfoni di Raffaele Auriemma e Carlo Gioia: “Certi momenti accadono, subentrano varie problematiche in contemporanea e purtroppo ci sta nel calcio. L’importante è restare uniti per trovare un equilibrio all’interno della squadra. Tutti questi complotti sono tutte cazzate, non c’è un solo giocatore che entra in campo senza impegnarsi o per andare contro l’allenatore o la società. Perdere non significa fallire, ma cercare la giusta motivazione per risalire la china. Sono sicuro che allenatore e squadra hanno voglia di riscatto e questa sosta è opportuna, permetterà a tutti di ripartire più forti di prima. Tutti parlano, tutti dicono la propria opinione, ma leggo conclusioni così forti.Le parole di Conte sono forti, con lui ho vissuto diverse situazioni simili. Lui vuole smuovere l’ambiente, vuole far capire che questa strada non porterà ad essere protagonisti in questa stagione se si prosegue senza cambiar nulla. Le sue parole le leggo come un modo per spronare l’orgoglio della squadra, è una strategia che negli anni passati ha funzionato e mi auguro che possa funzionare anche quest’anno col Napoli. Tutti ci siamo illusi che potevamo stravincere il campionato ma la realtà dei fatti dimostra che bisogna essere sempre efficienti ed impegnarsi al massimo perchè il calcio di oggi è spietato.”


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“Puoi avere i giocatori più forti del mondo, tutti i nomi più altisonanti, ma devi correre ed essere all’altezza della situazione. Il suo modo di fare punta a stimolare l’ambiente affinché tutto l’ambiente si compatti. Tutti, la società, l’ambiente, i tifosi, i calciatori, l’allenatore. In un momento così difficile è brutto attaccare anche perché poi quando si vince tutti vogliono salire sul carro. Conte ha dimostrato che sa trovare la strada giusta anche in situazioni difficili per cui mi affiderei alla sua intelligenza e alla sua voglia di mettersi sempre in discussione per centrare l’obiettivo. Poi, può anche non riuscirci, ma l’importante è metterci il cuore. L’aspetto atletico? Puoi programmare tutto, ma alla fine il protagonista è sempre il calciatore. Puoi dargli tutti gli strumenti necessari, ma la motivazione fa la differenza. Ecco perchè ogni giorno è una prova continua, non si può vivere di rendita. Ci sono dei periodi in cui alcuni episodi fanno la differenza perchè poi nel primo tempo contro il Bologna non mi è dispiaciuto il Napoli. Poi è successo che il Bologna ha trovato il gol e la motivazione che ha tirato fuori il Bologna, è venuta meno al Napoli. Ma questo non significa che si è lavorato male in settimana o la preparazione era scarsa, è una difficoltà emotiva nell’affrontare un momento di sconforto. A livello atletico, ho sempre visto un Napoli all’altezza del situazione, in 20 anni con Conte, mi sembra strano abbia cambiato la strategia. Le difficoltà a volte vengono da una situazione emotiva in cui talvolta ci si esalta e talvolta ci si abbatte.”

Siamo tutti umani, ma credo fortemente che il Napoli si riprenda e questa sosta possa ricompattare l’ambiente. Il Napoli ha uno staff di primissimo livello, ho girato tanti club, ma se devo essere sincero, metto al primo posto lo staff tecnico e medico del Napoli. Già altre volte Conte ha usato espressioni forti, ma la medicina è tornare a vincere perchè quando si vince tutto si dimentica. Mi rendo conto che le parole del mister sono penetranti, molto invadenti, ma in passato hanno funzionato e auguriamoci che anche stavolta stimoli i calciatori. Solo al Tottenham non ho seguito Conte, ho visto e letto alcune dichiarazioni del mister che sembrano uguali però a Napoli veniamo da uno scudetto, da una strategia di mercato fatta su misura per cui tanti aspetti non combaciano con ciò che ha vissuto al Tottenham e quindi le due esperienze non le metterei in paragone. Il primo anno ho notato una felicità e un entusiasmo superiori, forse perché c’era la novità dell’arrivo di Conte e dei progetti, al secondo anno, che eravamo tutti al completo, ho notato sì una fase positiva, ma che non era allo stesso livello dell’anno precedente. Una sensazione sia chiaro, può essere che mi sbaglio, ma tra il primo ed il secondo anno ho notato una differenza di felicità. La felicità è quella che ti porta a fare cose incredibili perché quando sei felice riesci ad esprimerti meglio. Mi sono anche trovato a parlare con alcuni collaboratori, riscontriamo questa situazione, può anche essere che ci siamo sbagliati, ma è una riflessione”.

Vincenzo Schiavo

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