Calcio e Finanza
·24 novembre 2025
Niente Champions, ora Netflix punta ai diritti tv della Premier nel Regno Unito

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·24 novembre 2025

L’interesse di Netflix per i grandi appuntamenti sportivi non accenna a diminuire. Dopo aver partecipato alla corsa per i diritti televisivi della Champions League 2027-2031, ora il colosso dello streaming è pronto a presentare la propria offerta per quelli della Premier League nel Regno Unito.
Come riporta il quotidiano britannico The Times, Netflix ha anche avanzato una proposta formale per trasmettere la Supercoppa UEFA, all’interno del bando per la Champions, e ora ha tutta l’intenzione di ribattere a tono al successo di Paramount nel Regno Unito, con la piattaforma streaming che trasmetterà proprio la massima competizione europea per club dal 2027.
Attualmente i diritti domestici della Premier League sono detenuti da Sky Sports e TNT Sports, mentre quelli americani sono appannaggio di NBC. Il primo ha una scadenza nel 2029, mentre il secondo, che rappresenta il contratto estero più ricco mai firmato dal valore di 2 miliardi di sterline in sei anni (quasi 2,3 miliardi di euro, al cambio attuale), terminerà nel 2028.
Quello che è certo, come testimonia la partecipazione al bando della Champions League 2027-2031, è il cambio di paradigma adottato da Netflix che in un primo momento aveva espresso interesse solamente per un numero limitato si eventi sportivi singoli: dalla sfida di Natale della NFL all’incontro di boxe fra Mike Tyson e Jake Paul. Quest’ultimo è stato un grande successo con un picco di 65 milioni di stream in tutto il mondo. Proprio per questo la piattaforma ha acquisito i diritti di trasmissione di un altro incontro di boxe molto atteso, come quello fra lo stesso Jake Paul e Anthony Joshua in programma il 19 dicembre.
Le prove generali della nuova strategia, Netflix le ha adottate per manifestazioni calcistiche, sempre temporalmente limitate, come i Mondiali femminili 2027 e 2031 e la discesa in campo, anche in Germania, per i diritti tv della Champions League testimonia come la piattaforma si ritenga pronta per affrontare appuntamenti ricorrenti e duraturi anche nel calcio maschile.
Un primo approccio potrebbe arrivare da Netflix per un pacchetto di partite della Premier League nel periodo natalizio, da sempre una grande forma di interesse fra i tifosi. Fatto sta che il mondo dei diritti tv per il calcio sia ormai pronto per una nuova fase con conseguente aumento dei prezzi di vendita, e di conseguenza introiti per organizzatori e club. Uno sviluppo futuro che sta spingendo i fondi di private equity, sempre più coinvolti nel calcio, a considerare inevitabile un’ulteriore crescita dei ricavi da diritti tv, come avvenuto per il recente bando Champions.
Se questa tendenza dovesse essere confermata anche nei mercati più piccoli, ecco che l’obiettivo della UEFA di raggiungere i 5 miliardi di dollari, con conseguente aumento del 10% rispetto all’ultimo bando per tutte e tre le competizioni europee, sarà addirittura superato. Al lavoro per vendere i diritti in tutti i vari mercati c’è l’agenzia statunitense di marketing sportivo Relevent Football.
Nel Regno Unito l’accordo per i diritti televisivi delle tre coppe dal 2024, e fino al 2027, è a favore di TNT Sports per un valore di 1,04 miliardi di euro. Quello appena siglato da Paramount e Amazon, a cui si aggiunge quello di Sky Sports per Europa League e Conference, raggiunge la cifra di 1,23 miliardi, pari a 545 milioni a stagione dal 2027 al 2031. Infine, dal 2027, per la prima volta assoluta nel mercato britannico, le tre competizione UEFA non saranno trasmesse dalla stessa emittente televisiva.
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