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Alex Cizmic·30 giugno 2024

💥 "Non mi dimetto", confusione e "poche gare": Spalletti, sarà addio?

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Luciano Spalletti è finito sotto l'occhio del ciclone dopo la disfatta dell'Italia a Euro 2024.

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L'ex tecnico del Napoli è subentrato al dimissionario Roberto Mancini il 1 settembre 2023. In quel momento la qualificazione dell'Italia era addirittura a rischio. Spalletti è riuscito a rimettere in sesto la nazionale e a far sì che non mancasse un ulteriore grande torneo internazionale dopo la doppia assenza consecutiva ai Mondiali.


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Prima di atterrare in Germania, l'Italia dell'allenatore di Certaldo aveva ottenuto sei vittorie, tre pareggi e una sconfitta in dieci partite. Se la squadra aveva offerto un gioco gradualmente sempre più soddisfacente nelle ultime gare di qualificazione, le certezze sono venute meno durante le amichevoli di giugno contro Turchia e Bosnia Erzegovina.

I risultati striminziti contro turchi e bosniaci (rispettivamente 0-0 e 1-0) hanno destato più di qualche sospetto che l'Italia fosse realmente pronta a difendere il titolo conquistato nel 2021 a Wembley.

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Nonostante i pessimi risultati, con l'Italia che è passata in svantaggio in ognuna delle quattro gare disputate a Euro 2024, Spalletti ha dichiarato che non si dimetterà dall'incarico di ct della nazionale.

Queste le sue dichiarazioni a Sky Sport dopo la partita contro la Svizzera: "La responsabilità è sempre mia, dell’allenatore. Le scelte le ho fatte io. Con Gravina parlerò perché con me si è comportato sempre da grande persona. Ognuno è responsabile delle sue scelte e dei risultati finali".

Spalletti, quindi, ha riconosciuto le proprie responsabilità, prima di tutto in fase di selezione della rosa, e annunciato che qualcosa va cambiato prima dell'inizio del prossimo ciclo. D'altronde, però, era anche complicato aspettarsi che il tecnico potesse fare miracoli con sole dieci partite a disposizione per preparare l'Europeo, come sottolineato dallo stesso Spalletti nelle interviste post-partita.

Al netto del poco tempo per assemblare una squadra realmente competitiva, ciò che molti tifosi e addetti ai lavori rimproverano a Spalletti è la confusione mostrata nel corso del torneo.

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Nelle quattro partite di Euro 2024 ha cambiato più volte uomini e moduli di gioco, passando dalla difesa a 4 a quella a 3 e viceversa. Non solo: Spalletti ha insistito su uomini quali Federico Dimarco e Giovanni Di Lorenzo, apparsi nettamente fuori forma, e ha giocato l'ottavo di finale senza Jorginho, anch'egli tra gli intoccabili durante la fase a gironi.

Un'altra critica riguarda il fatto che, nella prima gara a eliminazione diretta contro la Svizzera, ha deciso di schierare titolari Stephan El Shaarawy e Nicolò Fagioli, due calciatori che avevano accumulato rispettivamente zero e diciassette minuti prima di ieri.

In conclusione, benché Spalletti abbia un contratto fino al 2026, la sua posizione rimane in bilico. Forse ne sapremo di più durante la conferenza stampa del presidente federale Gabriele Gravina, in programma oggi alle 12:30 a Iserlohn.