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·28 ottobre 2024
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Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Juventus parliamo della prestazione di Zielinski.
PRIMA IN REGIA – Per Inter-Juventus Inzaghi ha scelto di affidare la regia a Zielinski. Una scelta dettata dalle assenze nel ruolo specifico, e anche dalla considerazione del ruolo di Barella, evidentemente considerato prezioso nel suo ruolo di interno destro. Per il polacco si trattava di una prima volta assoluta in maglia nerazzurra nel ruolo. E la sua prestazione è stata di personalità, pur con delle ombre.
CONTRIBUTO AL GIOCO – Zielinski, come detto, si è trovato a giocare regista per un insieme di circostanze. Quello non è e non sarà il suo ruolo fisso. Ma il suo contributo, finché non è uscito dopo aver chiesto il cambio, è stato importante per la gestione generale della squadra. Questa è la sua heatmap presa da Sofascore:
Il polacco ha abbracciato il ruolo con grande applicazione, rimanendo in modo stabile davanti alla sua difesa per aiutare la circolazione palla. Scendendo anche tra i centrali in modo saltuario. I suoi 64 minuti non sono stati perfetti, ma hanno permesso alla squadra di trovare una fluidità di manovra che era assai mancata nelle ultime due gare.
IMPORTANTE PER LO SVILUPPO – Questa è la grafica dei suoi tocchi, presa da Whoscored:
Lasciando un attimo da parte il gioco. Zielinski ha avuto il merito di segnare due gol sui quattro totali dell’Inter. Entrambi su rigore, ma come sanno i tifosi nerazzurri i rigori vanno segnati. La sua presenza della manovra è stata legata in particolare alla prima impostazione. Si è visto che il numero 7 non ha l’intesa coi compagni e l’abitudine al ruolo di un Calhanoglu, capace di muoversi ed alzare la sua posizione. Tuttavia la sua tecnica, la capacità di saltare il pressing e la qualità nel giocare la palla hanno dato fluidità alla manovra dell’Inter. Per il polacco 46 tocchi, con 38 passaggi realizzati al 95% di cui 19 in avanti (secondo dell’Inter). Dove ha mostrato i suoi limiti è stata invece la fase difensiva. Zielinski ha dato un contributo in possesso, ma in non possesso non ha saputo dare solidità alla sua difesa. Una mancanza storica del giocatore, che per Inzaghi è stato un rischio calcolato.