Calcionews24
·4 giugno 2025
Nuovo allenatore Atalanta, il casting post-Gasp: chi tra Thiago Motta, Ivan Juric e Raffaele Palladino? Ecco le motivazioni di ognuno di loro

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·4 giugno 2025
L’addio di Gian Piero Gasperini, ora alla Roma, impone all’Atalanta una scelta cruciale per la panchina. La Gazzetta dello Sport mette in luce tre candidature principali: Thiago Motta, Ivan Juric e Raffaele Palladino. Ognuno arriva a questa potenziale chiamata con un bagaglio di esperienze recentissime molto diverse, che ne definiscono rischi e opportunità per la Dea.
Thiago Motta si presenta sul mercato degli allenatori come un nome tanto affascinante quanto reduce da una scottatura significativa. La sua avventura alla Juventus nella stagione 2024-25 si è conclusa con un “fallimento”, un esonero prematuro dopo le grandi aspettative create dal miracolo Bologna. Per l’Atalanta, la candidatura di Motta rappresenta una scommessa intrigante: ingaggiare un tecnico dal potenziale enorme, desideroso di riscatto immediato e di dimostrare che l’inciampo torinese è stato solo un incidente di percorso. La Dea potrebbe offrirgli l’ambiente ideale per rilanciarsi, puntando sulla sua filosofia di gioco innovativa, confidando che la struttura e la mentalità bergamasche possano esaltarne le qualità, magari a condizioni contrattuali più accessibili dopo la negativa esperienza juventina.
Ivan Juric è un altro tecnico in cerca di una seconda opportunità per rilanciare le proprie quotazioni. La sua ultima esperienza al Southampton, nella Premier League 2024-25, si è rivelata “disastrosa”: subentrato a stagione in corso, non è riuscito a invertire la rotta di una squadra in difficoltà, collezionando poche vittorie e venendo allontanato prima della fine del campionato con i Saints invischiati nella lotta per non retrocedere. Nonostante questo recente e pesante K.O. inglese, che si somma a un finale non esaltante nell’esperienza italiana precedente, il suo nome resta accostato all’Atalanta. La motivazione forte risiede nel suo DNA “gasperiniano”: se la dirigenza atalantina volesse una continuità tattica e di mentalità, Jurić rappresenterebbe la scelta più diretta. Sarebbe una scommessa sulla sua capacità di ritrovare sé stesso in un contesto più familiare e su principi di gioco che a Bergamo hanno fatto la storia.
Raffaele Palladino arriva a questa potenziale chiamata con le credenziali più solide del momento. Nella stagione appena conclusa, 2024-25, alla guida della Fiorentina ha ottenuto un eccellente sesto posto in Serie A, totalizzando 65 punti e conquistando la qualificazione alla Conference League, il tutto proponendo un calcio apprezzato per organizzazione e idee. Questo risultato ne consolida l’immagine di tecnico preparato, capace di dare un’identità precisa alle sue squadre e di ottenere risultati concreti. Per l’Atalanta, Palladino rappresenterebbe una scelta di programmazione intelligente: un allenatore giovane ma già con un’esperienza significativa e positiva in un club di buon livello, pronto a raccogliere un’eredità importante portando la sua visione e il suo entusiasmo.