Calcio e Finanza
·9 settembre 2024
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Il prossimo 4 ottobre la FIFA potrebbe subire un duro colpo. Infatti, per quel giorno, come annunciato dallo studio Dupont-Hissel su Linkedin (Dupont è stato il legale di Bosman e della Superlega), è prevista la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea per quanto riguarda il caso che vede coinvolti Lassan Diarra contro la FIFA e la Federcalcio belga.
Nel caso specifico, il calciatore professionista in questione aveva firmato un contratto con il club calcistico russo Lokomotiv Mosca, ma appena un anno più tardi lo stesso si vedeva risolvere detto contratto da parte del medesimo club per presunto inadempimento e «risoluzione del contratto senza giusta causa». La Lokomotiv Mosca si è rivolta alla Camera di risoluzione delle controversie della FIFA per ottenere una condanna alla corresponsione di un’indennità e il calciatore ha presentato una domanda riconvenzionale chiedendo il pagamento delle retribuzioni non pagate.
Il calciatore sostiene che la ricerca di un nuovo club si è rivelata difficile perché, in forza dell’RSTC (il regolamento FIFA), qualsiasi nuovo club sarebbe stato condannato in solido con lui al pagamento dell’indennità dovuta alla Lokomotiv Mosca. Egli ha affermato che un eventuale accordo con il club belga Sporting du Pays de Charleroi è fallito proprio a causa delle condizioni previste dall’RSTC e ha citato la FIFA e l’URBSFA (organismo direttivo del calcio belga) dinanzi a un organo giurisdizionale belga per ottenere il risarcimento del danno e del lucro cessante pari a 6 milioni di euro.
Un contenzioso che ha evidenziato come «le norme della FIFA che disciplinano i rapporti contrattuali tra i giocatori e i club possono risultare contrarie alle norme dell’Unione sulla concorrenza e sulla libera circolazione delle persone». Ora, se il prossimo 4 ottobre, la CGUE confermasse l’opinione del primo avvocato generale della CGUE pronunciata il 30 aprile, l’attuale sistema di trasferimenti della FIFA dovrà essere rivisto.