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Calcio e Finanza

·13 novembre 2025

Nuovo Ferraris, Genoa e Sampdoria chiedono fondi pubblici per 26 milioni

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Genoa Sampdoria hanno chiesto un contributo pubblico di 26,2 milioni di euro per il progetto di riqualificazione dello stadio Luigi Ferraris, che prevede un investimento complessivo superiore ai 100 milioni di euro. La richiesta è contenuta nella proposta che la società Genova Stadium – partecipata dai due club – ha presentato al Comune lo scorso 31 ottobre, insieme al progetto di fattibilità e al piano economico-finanziario. Un tema, quello della disponibilità economica di Genoa e Sampdoria per l’operazione Ferraris, affrontato da Calcio e Finanza in un recente editoriale.

Nel dettaglio, come riportato da Il Secolo XIX19 milioni dei fondi richiesti verrebbero erogati in conto capitale, a seconda dell’avanzamento dei lavori di restyling. Gli altri 7,2 milioni corrisponderebbero invece al diritto di superficie gratuito sull’area dell’impianto (inclusa Villa Piantelli) per i primi 50 anni. La concessione complessiva avrebbe una durata di 99 anni, il massimo consentito dalla normativa, e solo dopo il cinquantesimo anno scatterebbe un canone di concessione per lo stadio, la villa e le aree esterne.


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L’operazione, dunque, non sarebbe a costo zero per il Comune, che resterebbe comunque proprietario del Ferraris. L’obiettivo è trasformare lo storico impianto di Marassi in una struttura moderna e adeguata anche a ospitare EURO 2032, competizione che l’Italia co-organizzerà con la Turchia. Questo aspetto avrà un peso rilevante nella valutazione della proposta da parte dell’amministrazione.

Gli elementi principali del progetto di Genova Stadium sono stati pubblicati sul sito del Comune di Genova, nell’ambito della procedura prevista dalla “Legge stadi”, che consente di raccogliere proposte concorrenti. Chiunque voglia presentare un progetto alternativo avrà 60 giorni di tempo per inviarlo a Palazzo Tursi, dove verrà poi scelta la proposta più convincente dal punto di vista tecnico ed economico.

Nel frattempo, il 20 novembre si terrà in Comune la conferenza di servizi preliminare per analizzare il progetto già depositato. Entro i successivi 60 giorni, l’amministrazione comunale dovrà stabilire se la proposta – o un’eventuale alternativa – sia di interesse pubblico, condizione necessaria per poter proseguire con l’iter di approvazione.

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