Nuovo San Siro, l’assessore Riva: «Spero che Scaroni abbia ragione sulla data, Inter e Milan stanno dando un segnale di civiltà» | OneFootball

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·2 dicembre 2025

Nuovo San Siro, l’assessore Riva: «Spero che Scaroni abbia ragione sulla data, Inter e Milan stanno dando un segnale di civiltà»

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Nuovo San Siro, l’assessore Riva fa il punto su come procede il progetto per la realizzazione dell’impianto per Inter e Milan

Intervistata dalla rivista Panorama, l’assessora allo Sport del Comune di Milano, Martina Riva, ha fatto il punto sull’avvicinamento ai Giochi Olimpici invernali del 2026 e sul progetto del nuovo stadio condiviso da nerazzurri e rossoneri.

Riguardo alla denominazione della futura casa dei due club, Riva ha espresso una preferenza netta: nonostante le numerose alternative proposte sul tavolo, il suo auspicio è che venga mantenuto lo storico nome di San Siro, preservando così l’identità dell’impianto


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OLIMPIADI INVERNALI – «Un’emozione unica, ci stiamo preparando a ospitare il più grande eventi che Milano ha mai organizzato grazie a una visione unica. Noi e il Cio abbiamo pensato di organizzare le Olimpiadi invernali senza avere le montagne. Un grande successo. L’idea dell’alleanza è fondamentale per continuare a essere competitivi per le grandi competizioni internazionali e quindi mi aspetto che anche in futuro si andrà in questa direzione che è quella giusta».

PIÙ DIFFICILE FARE LO STADIO NUOVO O REALIZZARE UN’OLIMPIADE? – «Stadio batte Olimpiade, non c’è dubbio. Un’operazione durata più di sei anni, abbiamo cercato di battere tutte le strade per arrivare a una soluzione che fosse all’altezza delle grandi capitali europee e che accontentassi i club. È un momento grandioso per le squadre e per la città, parliamo di un investimento da più di un miliardo di euro che servirà anche a riqualificare un intero quartiere».

INTER E MILAN CONDIVIDERANNO LA PROPRIA CASA ANCHE IN FUTURO – «È un segnale di civiltà, basti vedere i tifosi che tornano a casa insieme in metro senza problemi. È un modello sostenibile, l’idea che così tanto spazio potesse essere dedicato ad un altro stadio non ci piaceva. I tempi? Dipende da quanto saranno veloci le squadre a ultimare il progetto definitivo e quanto durerà la conferenza dei servizi. Lo avremo per l’Europeo del 2032, ma spero che abbia ragione il presidente del Milan Paolo Scaroni che ha parlato del 2030. La data realistica è quella del 2032 perché non possiamo pensare che l’Italia organizzi un Europeo di calcio senza che si giochino partite a Milano».

SUL NOME PER IL NUOVO STADIO – «Vengono proposti tanti nomi, ma io vorrei restasse quello attuale».

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