Cagliarinews24
·12 luglio 2025
Nuovo stadio Cagliari, Abodi rivela: «Entro maggio del 2027 dovrà essere aperto il cantiere. Sul commissario…»

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·12 luglio 2025
Andrea Abodi si è espresso con chiarezza sulla situazione degli impianti sportivi italiani in vista della candidatura congiunta di Italia e Turchia per Euro 2032. Un tema centrale per l’evento continentale è la nomina del commissario che dovrà sovrintendere i lavori di ammodernamento e costruzione degli stadi.
In questo contesto, lo stadio del Cagliari è uno degli impianti candidati a ospitare alcune partite della massima competizione europea, ma per far sì che ciò accada, la struttura che prenderà il nome del grande Gigi Riva dovrà essere dedicata e completata in tempo.
Il Ministro Abodi ha più volte sottolineato l’importanza di avere infrastrutture sportive moderne e all’avanguardia per ospitare eventi di caratura internazionale come gli Europei di calcio. La partecipazione a Euro 2032 rappresenta un’opportunità unica per l’Italia di rinnovare il proprio parco stadi, spesso obsoleto e non all’altezza degli standard europei. La sua attenzione è rivolta non solo alla costruzione di nuovi impianti, ma anche alla riqualificazione di quelli esistenti, garantendo sostenibilità e funzionalità – segnala ANSA.
La nomina di un commissario per la gestione dei progetti legati agli stadi è un passaggio cruciale. Questa figura avrà il compito di snellire le procedure burocratiche, accelerare i processi decisionali e garantire che i lavori procedano secondo le tempistiche stabilite, superando le complessità che spesso rallentano le opere pubbliche in Italia. La volontà è quella di replicare modelli di successo già visti in altre nazioni che hanno ospitato grandi eventi sportivi, dove una gestione centralizzata e efficiente ha permesso di rispettare le scadenze.
Tra gli stadi candidati a ospitare le partite di Euro 2032 figura con forza quello di Cagliari. Il progetto del nuovo stadio, che sarà intitolato al leggendario Gigi Riva, rappresenta una delle candidature più ambiziose e significative. Per la Sardegna e per la città di Cagliari, ospitare un evento di tale portata sarebbe un’occasione storica per la visibilità internazionale, per lo sviluppo turistico e per l’indotto economico.
Tuttavia, la realizzazione del nuovo impianto è subordinata a tempi e procedure stringenti. Affinché Cagliari possa concretamente far parte delle città ospitanti, la struttura dovrà essere edificata e completata in tempo utile per la manifestazione. Ciò significa che il percorso burocratico, la fase di progettazione esecutiva e i lavori di costruzione dovranno procedere senza intoppi e rispettare rigorosamente la tabella di marcia imposta dalla UEFA e dalla FIGC. Le sue parole:
«Se siamo arrivati all’idea di avere un commissario per gli stadi, che non potrà che essere un tecnico, è perché dopo 20 anni ci siamo arresi all’idea che senza sia tutto più difficile. Il commissario opererà in piena collaborazione con gli amministrazioni territoriali, garantirà l’interpretazione del ruolo finalizzato alla velocizzazione dei processi amministrativi, alla traduzione dei linguaggi dell’amministrazione pubblica con gli interessi dei privati che vogliono costruire o migliorare uno stadio.
Metteremo a disposizione anche gli strumenti finanziari che consentiranno di facilitare la composizione del quadro che contribuirà alla realizzazione di opere che devono iniziare entro un anno perché, entro l’ottobre del 2026, la Federcalcio dovrà indicare i 5 stadi per Euro 2032 ed entro aprile o maggio del 2027 dovranno essere aperti i cantieri. Abbiamo bisogno di stadi accessibili, moderni e ambientalmente sostenibili.
Con o senza Europei questa cosa va fatta. Sono dell’idea che la politica debba saper ascoltare i tecnici e penso che lo faccia. Sono d’accordo con il presidente Buonfiglio. Il senso della collaborazione non è mai mancato da parte nostra e non mancherà in questa nuova stagione che riguarda il Coni e lo sport in generale. Le sfide saranno affrontate nel modo giusto sapendo che quando parliamo di infrastrutture la collaborazione inter-istituzionale è indispensabile».