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·11 settembre 2025

Nuovo stadio Lazio, scetticismo sulla possibilità di ristrutturare il Flaminio? Le novità

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Nuovo stadio Lazio: Abbate resta scettico sul progetto del Flaminio. La situazione attuale

Il tema del nuovo stadio Lazio continua ad animare il dibattito cittadino. Durante un intervento su Radio Laziale, Alberto Abbate, noto giornalista del Messaggero, ha espresso forti perplessità sul destino del progetto legato allo Stadio Flaminio, sottolineando i nodi burocratici e istituzionali ancora da sciogliere.

Abbate: «Il Flaminio non passerà la sovrintendenza»

L’intervista si è aperta con una posizione netta da parte di Abbate: «Rimango molto scettico sul Flaminio. Il presidente Lotito si muove con cautela, curando ogni dettaglio, perché sa che, nonostante tutto, il progetto non supererà i controlli della sovrintendenza». Secondo il giornalista, dietro i ritardi accumulati si cela una strategia calcolata proprio per costruire un dossier talmente accurato da convincere anche gli enti più intransigenti in sede di conferenza dei servizi.


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Commissario e normative, ma l’impasse resta

Il quadro normativo è stato recentemente arricchito da una legge che introduce la figura del commissario straordinario per progetti sportivi strategici. Abbate, però, smorza le aspettative: «Il commissario sarà nominato, ma non avrà poteri superiori alla sovrintendenza. In pratica servirà più a bypassare i Comuni che ad accelerare davvero l’iter».

Il grande sogno da trasformare in realtà

Dietro la ristrutturazione del Flaminio c’è un’idea di modernità per la squadra e la città. Il piano immaginato dalla società laziale prevede uno stadio da 50.000 posti, inserito all’interno di un progetto polifunzionale. L’intento è di consegnare un impianto pronto tra il 2028 e il 2030, con un investimento complessivo stimato tra i 300 e i 400 milioni di euro.

Quali ostacoli restano sulla strada?

Nonostante le ambizioni, il dossier presenta ancora lacune. Il progetto contraddice le norme sul recupero e sulla tutela degli edifici storici; manca un piano di fattibilità completo e conforme alle regolamentazioni URBANISTICHE. Il Campidoglio aveva già avanzato osservazioni in merito, rallentando l’iter nell’ultima conferenza di servizi.

Nuovo stadio Lazio: serve una nuova fase

In conclusione, il nuovo impianto biancoceleste è tutt’altro che sicuro. Serve un rilancio, con documentazioni tecnico-legali rafforzate e una comunicazione trasparente con le istituzioni. Il tempo stringe: se il gazebo non si trasformerà in azione concreta, il progetto rischia di restare ancora una volta una promessa non mantenuta.

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