Oaktree Inter, la proprietà sogna in grande: vuole una rosa da 1 miliardo di valore! L’obiettivo | OneFootball

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Inter News 24

·31 dicembre 2025

Oaktree Inter, la proprietà sogna in grande: vuole una rosa da 1 miliardo di valore! L’obiettivo

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Oaktree Inter, la proprietà sogna in grande: vuole una rosa da 1 miliardo di valore! L’obiettivo per la prossima estate e per il futuro

La missione dettata dalla proprietà californiana è chiara e ambiziosa: trasformare l’Inter in una potenza finanziaria e tecnica dal valore complessivo di un miliardo di euro. L’obiettivo di Oaktree non è puramente simbolico, ma risponde a una precisa logica di mercato: accrescere il valore degli asset, intesi come parco giocatori, per massimizzare il potenziale incasso in un’eventuale futura cessione del club. Secondo l’analisi approfondita proposta dalla Gazzetta dello Sport, che riprende i dati dell’autorevole Football Benchmark, la strada è tracciata ma richiede ancora un salto di qualità importante per entrare nell’olimpo del calcio.

Il primato in Serie A e i pilastri della rosa

Attualmente, la rosa dei nerazzurri ha una valutazione stimata di circa 696 milioni di euro. Una cifra che posiziona il club di Viale della Liberazione all’undicesimo posto in Europa e al primo assoluto in Italia, staccando nettamente la Juventus (659 milioni), il Milan e il Napoli. Tuttavia, il vertice della piramide, occupato da colossi come il Real Madrid (oltre 1,4 miliardi) o il Manchester City, è ancora distante. Come riportato dalla rosea, il gap da colmare per entrare nell’élite dei club che valgono “dieci zeri” – cerchia che comprende anche PSG, Chelsea e Bayern Monaco – è di circa 300 milioni di euro. I pilastri su cui si fonda l’attuale valutazione sono i campioni affermati: Lautaro Martinez, capitano e bomber argentino (82 milioni), Alessandro Bastoni, perno della difesa (76), Nicolò Barella (73), Marcus Thuram (70) e l’esterno Federico Dimarco (50).


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La nuova rotta di mercato: sostenibilità e giovani talenti

Ma come raggiungere il miliardo? La strategia illustrata dal quotidiano sportivo non prevede spese folli, bensì la “creazione di valore”. Beppe Marotta, presidente e abile stratega di mercato, ha il compito di perseguire la sostenibilità attraverso l’acquisto di profili giovani e futuribili. Le operazioni recenti citate dalla Gazzetta, come gli arrivi di Luis Henrique, dell’attaccante Ange-Yoan Bonny, di Diouf e Susic – tutti talenti tra i 22 e i 24 anni costati circa 80 milioni complessivi ma con ingaggi contenuti – segnano la discontinuità con il passato. Investire su prospetti che possano esplodere e blindare i gioielli già in casa (come fatto con i rinnovi di Lautaro e Barella) è la ricetta della Beneamata per scalare le gerarchie economiche del calcio mondiale.

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