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·23 ottobre 2025

Okoye, la Procura di Udine non archivia l’indagine: accusa di truffa aggravata

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La Procura di Udine ha deciso di non archiviare il caso scommesse che coinvolge il portiere dell’Udinese Maduka Okoye e altre tre persone. La pubblico ministero Caterina Pace ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio per truffa aggravata, fissando la prima udienza predibattimentale per il 13 maggio 2026.

L’indagine, che in ambito sportivo ha portato alla squalifica di due mesi per il portiere dell’Udinese, tornato in campo lunedì sera contro la Cremonese, ruota attorno a un anomalo flusso di scommesse sulla partita Lazio-Udinese dell’11 marzo 2024, in cui Okoye venne ammonito al 63° minuto per perdita di tempo. Secondo la Procura, il portiere avrebbe raggiunto un accordo con un imprenditore friulano in un incontro avvenuto pochi giorni prima, nella pizzeria di quest’ultimo a Udine. L’ammonizione, quotata otto volte la posta, avrebbe generato vincite complessive superiori ai 120mila euro, quasi tutte registrate in provincia di Udine.


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Oltre a Okoye e al titolare del pubblico esercizio frequentato abitualmente dal calciatore, risultano indagati anche altri due imprenditori accusati di aver approfittato dell’accordo – di cui erano venuti a conoscenza – scommettendo a loro volta. La società Snaitech figura come parte offesa. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il gestore della pizzeria avrebbe puntato in più ricevitorie della zona (e online), ottenendo vincite per oltre 18mila euro, mentre i suoi colleghi avrebbero guadagnato rispettivamente 4mila e 6.200 euro.

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