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·5 dicembre 2025
Omar Valentini a Primo Tempo non ha dubbi su Napoli Juve: la chiave delle due squadre è una sola. Presente anche una somiglianza, di cosa si tratta – VIDEO

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·5 dicembre 2025

Omar Valentini ha introdotto il match tra Napoli e Juventus, in programma domenica sera alle 20:45 al Maradona. Le parole a Primo Tempo.
PAROLE – «Napoli e Juve hanno fatto un percorso non dico accidentato, ma comunque molto vario. Mi dici che cosa è successo alle due squadre? Partirei intanto dalla Juventus. C’è un particolare molto interessante che è legato all’aspetto delle transizioni offensive. La squadra di Tudor sapevamo essere una squadra tendenzialmente basata sul concetto di recupero palla, anche alto. Da quando è arrivato Spalletti sulla panchina della Juventus, la Juventus è riuscita addirittura a migliorare, a incrementare il numero di transizioni a partita e anche il numero di conclusioni che derivano proprio dalle azioni in ripartenza.
Il che vuol dire che la Juventus, oltre che andare a recuperare il pallone, riesce anche a essere più concreta, riesce ad attaccare con più continuità e con più pericolosità l’area avversaria. c’è Questa caratteristica di questo momento bianconero, che vede la Juventus essere una squadra anche molto veloce, molto veloce nel recupero palla, molto veloce nella proposizione offensiva. dall’altra parte La Juventus domenica farà visita a una squadra, il Napoli, che in questo momento ha cambiato pelle per l’ennesima volta.
Stiamo parlando di una squadra che nelle ultime due giornate ha ripescato due esterni che sono stati uno un po’ l’oggetto misterioso dei primi tre mesi, parlo di Noa Lang, e dall’altra parte invece un altro giocatore che è sempre stato importante, però a corrente alternata, perché David Neres è sempre stato un giocatore di fatto non dotato di una grandissima continuità».
Omar Valentini, inoltre, ha messo in evidenza un concetto fondamentale che ha contraddistinto le due squadre soprattutto nell’ultimo periodo.
PAROLE – «Nelle ultime due partite abbiamo visto questi giocatori essere protagonisti, ma perché? Perché il Napoli sia contro l’Atalanta che contro la Roma, è stato micidiale nella fase di transizione. Una squadra che è stata modellata per cercare di sfruttare le caratteristiche di velocità e atletiche dei propri esterni offensivi. Una passing network molto interessante che vi faccio vedere in questo momento, che fa vedere proprio la progressività del Napoli, la capacità del Napoli di andare direttamente sulla punta Hojlund e utilizzare proprio l’ex centravanti di Manchester United e Atalanta come boa, un po’ quasi in versione Lukaku per cercare proprio di stimolare poi la corsa, l’inserimento dei due esterni che sono velocissimi e quindi da questo punto di vista la Juventus deve sicuramente stare attenta a questa caratteristica del Napoli perché il Napoli nelle ultime due partite ha avuto anche un baricentro basso. Se noi lo confrontiamo alla Juventus di Spalletti vediamo che ci sono delle velocità in transizione abbastanza simili. Il Napoli addirittura riesce a essere un pochino più pungente, un pochino più diretto della Juventus da questo punto di vista.
Che cosa cambia? Cambia il baricentro. La Juventus riesce sempre comunque a tenere un baricentro medio alto. Dall’altra parte il Napoli nelle ultime due giornate ha abbassato molto il suo baricentro in fase di manovra difensiva per attirare il suo avversario e poi andarlo a colpire con le ripartenze verticali, sfruttando poi la qualità tecnica e atletica dei suoi interpreti offensivi».









































