Onofri verso Cagliari-Genoa: «Rossoblù non in un grande periodo! Attenzione a Felici e su Esposito dico che…» | OneFootball

Claudio Onofri, ex allenatore del Genoa, si è espresso relativamente alla partita che il Cagliari di Fabio Pisacane disputerà all’Unipol Domus

Claudio Onofri per l’edizione odierna de Il Secolo XIX ha analizzato la partita valida per la 12a giornata del campionato di Serie A 2025-2026. L’ex allenatore del Genoa ha parlato del match che la squadra del nuovo tencico Daniele De Rossi divrà disputare presso la Unipol Domus. Inoltre ha fatto una riflessione sul Cagliari di Fabio Pisacane ed in generale sull’inizio della stagione dei rossoblù. Le sue parole:

CAGLIARI-GENOA, L’ANALISI – «In Serie A, dopo la sosta per le nazionali, le prime a scendere in campo saranno Cagliari e Genoa, scontro diretto per la salvezza. Sfida che avrebbe potuto vedere seduti in panca due genoani di gran livello come Criscito e Pisacane. Ma la scelta dopo l’esonero di Vieira e il positivo esordio di una coppia che più genoana non si può, Mimmo e Murgita, è stata De Rossi, ancora indecifrabile per la sua brevissima carriera come trainer, ma indubbiamente personaggio carismatico.».

PERIODO ROSSOBLU’ – «I sardi non sono in un gran periodo (nelle ultime 5 gare solo 2 punti acciuffati), ma la gara di Como, pareggio a reti inviolate contro una delle migliori esposizioni di gioco del nostro campionato, ha mostrato un profilo veramente soddisfacente.».

PROBABILE FORMAZIONE – «Difesa schierata a 4 (prima di Como a volte variante a 3): Zappa a destra e Obert (o Palestra) a sinistra come esterni, Mina e Luperto centrali. Lo slovacco Obert da una vita in Sardegna ma ex Under 19 Samp, in possesso di un mancino delicato. E Pisacane ha a disposizione vari talenti. Occhio al bravo Felici, a Norton Cuffy limitarne le folate e impegnarlo, dato che il 24enne romano dispone di una fase difensiva non all’altezza di quella offensiva».

PARTE 2 – «A dirigere le operazioni il ventiduenne Prati, visione di gioco e passaggi precisi, non elementari. Al suo fianco Folorunsho, italo-nigeriano messosi in luce a Verona e Salerno, fari spenti nella Fiorentina e poi a Napoli, ma tornato a più alti livelli, con forza fisica e più che discreta tecnica, in quel di Cagliari, bravo anche negli inserimenti in area di rigore. Nel probabile 4-2-3-1, Gaetano centrocampista avanzato: da monitorare sui calci piazzati, gran piattone col Monza su punizione dal limite, imprendibile per Turati. Sulla fascia destra il giovane Palestra (classe 2005), prodotto della miniera calcistica Atalanta e Nazionale Under 21 pure lui. Dall’altra parte il già citato Felici.».

ESPOSITO – «Punta centrale uno degli Esposito, Sebastiano. Qui apriamo una parentesi: il nostro calcio dovrebbe riservare più attenzione ai diversi giovanotti in giro per l’Italia e farlo, nel tempo, ci permetterebbe magari di non collezionare brutte figure come quella contro la Norvegia e rientrareiano piano a far parte dell’élite europea e mondiale. A soli 23 anni il centravanti prodotto del settore giovanile dell’Inter ha accumulato già una notevole esperienza con Empoli, Bari, Sampdoria, Venezia e Spal, oltre ad aver assaggiato profumo internazionale nell’Anderlecht e nel Basilea, 23 presenze e 6 gol in Svizzera.».

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