Juventusnews24
·13 novembre 2025
Ordine critico sulla Nazionale di Spalletti: «Gattuso e Buffon stanno ricreando unità, Chiesa pare non rientrare nei piani». La disciplina non basta

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Il giornalista Franco Ordine, sulle colonne de Il Giornale, ha analizzato la nuova Nazionale italiana, lanciando una frecciata alla precedente gestione di Luciano Spalletti, ora tecnico della Juventus. Secondo l’opinionista, Gennaro Gattuso e Gigi Buffon stanno lavorando intensamente in vista della vera svolta, i playoff di marzo.
L’obiettivo primario del nuovo staff è cementare un gruppo. Ordine sottolinea infatti che la squadra, fino all’esperienza precedente, non ha mai avuto i requisiti classici dello spogliatoio unito, un chiaro riferimento al periodo di Spalletti come CT. Per ricreare quel clima virtuoso sono state adottate nuove modalità, come una serie di cene tra staff e giocatori organizzate in modo geo-strategico.
È stato inoltre ripristinato un metodo di selezione più rigido. Il raduno di Coverciano non deve più essere avvertito come perdita di tempo sottratta al tempo libero o all’attività del club, ma deve tornare a essere l’occasione per coltivare il comune senso di appartenenza.
A sostegno di questa tesi, Ordine porta due esempi opposti. Il primo, positivo, è Nicolò Barella: pur essendo squalificato, il centrocampista dell’Inter non si è sottratto alla convocazione e ha seguito la squadra in Moldavia.
Il secondo esempio, negativo, riguarda l’ex Juventus Federico Chiesa. L’attaccante, attualmente rimasto ai margini nel suo club inglese, avrebbe continuato a preferire gli allenamenti del Liverpool al club italiano. La risposta del nuovo CT è stata netta: Gattuso lo ha lasciato a casa. Per Ordine, questo è un segno che difficilmente Chiesa rientrerà nei piani.
Ordine conclude che questa ferrea disciplina, voluta da Gattuso e dalla leggenda della Juventus Gigi Buffon, può essere utile per ristabilire il rispetto verso la maglia azzurra. Tuttavia, avverte, non può garantire da sola il raggiungimento dell’obiettivo. Per qualificarsi ai Mondiali, servirà un calcio italiano in piena salute.
FRANCO ORDINE – «Gattuso e Buffon hanno preso a lavorare in vista della vera svolta fissata in coincidenza con i playoff di marzo. E per cementare un gruppo che fino all’esperienza precedente non ha mai avuto i requisiti classici dello spogliatoio unito, sono state adottate alcune modalità che puntano a ricreare quel clima virtuoso. Così si è deciso di preparare l’appuntamento-chiave con una serie di cene tra staff tecnico e gli azzurri da organizzare in modo geo-strategico. Nel frattempo è stato ripristinato un metodo di selezione che può ricordare i giorni felici vissuti dalla Nazionale. Il raduno di Coverciano non deve essere avvertito come perdita di tempo sottratta al proprio tempo libero o all’attività del club ma diventa l’occasione per coltivare il comune senso di appartenenza. Barella, da squalificato, non si è sottratto alla convocazione né alla partenza per la Moldavia. Chiesa, rimasto ai margini per il raro utilizzo nel suo club inglese, continua a voler preferire gli allenamenti del Liverpool al club italiano. Gattuso lo ha lasciato a casa, segno che difficilmente rientrerà nei piani. Una tale ferrea disciplina può essere utile per ristabilire il rispetto della Nazionale, ma non può garantire da sola il raggiungimento dell’obiettivo. Servirà un calcio italiano in piena salute».









































