Calcionews24
·14 giugno 2025
Pachuca, guida completa alla squadra: storia, giocatore chiave, giovane talento e allenatore

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·14 giugno 2025
Il Pachuca è inserito nel girone H del Mondiale per Club insieme a Real Madrid, Al-Hilal e Red Bull Salisburgo.
Il Club de Fútbol Pachuca è uno dei club più affascinanti e antichi del Messico. Fondato nel 1901 da minatori inglesi, è considerato il club più antico del paese ancora in attività. Dopo decenni vissuti lontano dai riflettori, la svolta arriva a fine anni ’90, con la conquista a sorpresa del primo titolo nazionale nel 1999 da neopromossa.
Da quel momento, il Pachuca è diventato un modello di gestione. Nel 2001 ha fondato la Universidad del Fútbol y Ciencias del Deporte, un caso pressoché unico al mondo: un’istituzione accademica di proprietà di un club che forma professionisti in ogni ambito dello sport. Questa visione ha permesso al club di costruire un ecosistema virtuoso, basato sulla valorizzazione dei giovani e su uno scouting intelligente.
La consacrazione internazionale arriva nel 2006 con la vittoria della Copa Sudamericana, diventando la prima e unica squadra della CONCACAF a sollevare un trofeo CONMEBOL, un’impresa storica. A questo si aggiungono i sei titoli continentali nella CONCACAF Champions League, che ne fanno una delle squadre più vincenti e rispettate della regione, capace di trasformare il piccolo stadio Hidalgo in una fortezza.
Il giocatore chiave del Pachuca è l’esperto attaccante venezuelano Salomón Rondón. Nonostante abbia superato i 30 anni, Rondón si conferma un bomber prolifico e potente, il capocannoniere della sua nazionale. La sua leadership, la sua fisicità in area di rigore e la capacità di finalizzare le azioni sono fondamentali per il gioco offensivo del Pachuca. Ha guidato la squadra alla vittoria della Concacaf Champions Cup 2024, conquistando anche il titolo di capocannoniere e miglior giocatore. La sua esperienza internazionale sarà vitale per i messicani nel Mondiale per Club.
Tra i giovani emergenti del Pachuca, il nome più promettente è quello di Emilio Rodríguez (esterno d’attacco/trequartista, classe 2003). Nonostante la giovane età, si è già messo in mostra vincendo il premio di “Miglior Giovane” nella Concacaf Champions Cup 2024. È un giocatore rapido, tecnico e capace di creare superiorità numerica, con un buon dribbling e una propensione all’assist. Il Pachuca lo sta facendo crescere con attenzione e il Mondiale per Club sarà una vetrina ideale per la sua definitiva consacrazione.
Per l’assalto al Mondiale, il Pachuca ha messo a segno un colpo a sorpresa, affidando la panchina a Jaime “Jimmy” Lozano. Ex CT della nazionale messicana, con cui ha vinto la Gold Cup 2023, e medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2020 con l’Under 23, Lozano è uno degli allenatori più rispettati del paese. La sua nomina è una scelta strategica: è un tecnico che eccelle nei tornei brevi e intensi e che ha una comprovata abilità nel lavorare con i giovani talenti, una filosofia che si sposa alla perfezione con quella della “Universidad del Fútbol” del Pachuca. Il suo calcio è organizzato, flessibile e capace di creare un forte spirito di gruppo. È l’uomo giusto per guidare una squadra ambiziosa su un palcoscenico globale.
Il punto più alto nella storia del Pachuca è la vittoria della Copa Sudamericana nel 2006. Questo trionfo li ha resi la prima e finora unica squadra non affiliata alla CONMEBOL a vincere un suo torneo continentale, un’impresa storicae irripetibile. A questo si aggiungono le sei Coppe dei Campioni CONCACAF/Champions Cup vinte (l’ultima nel 2024), che li rendono il club messicano più titolato nella competizione, simbolo della loro supremazia regionale.
Nel Mondiale per Club 2025, il Pachuca è inserito in un girone molto impegnativo con il Real Madrid, l’Al-Hilal e il Salisburgo. Nonostante la forza degli avversari, ha dimostrato di essere una squadra temibile, capace di giocare un calcio offensivo e dinamico. L’obiettivo primario sarà cercare di superare la fase a gironi, puntando sul proprio calcio rapido e sull’esperienza di Rondón. Una buona prestazione contro il Salisburgo e un’impresa contro l’Al-Hilal potrebbero permettere loro di sognare un piazzamento tra le prime otto.