PianetaChampions
·12 ottobre 2024
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In prestito agli svizzeri del Losanna sino a fine 2024, Simone Pafundi ha parlato a Cronache di Spogliatoio soffermandosi su passato, presente e futuro della sua fin qui tanto breve quanto già intensa carriera.
“Dopo questa esperienza in Svizzera sono pronto per la A, dove ci sono tanti giovani adesso. Qui ho imparato soprattutto la fase difensiva: ci sono tanti capovolgimento di fronte. Guardando i numeri uno può dire: ‘Ma Pafundi non ha fatto bene in Svizzera’. Invece, guardando le partite, direi di no. E poi sono cresciuto fisicamente e in fiducia. L’esperienza in Under 20 mi sta confermando che sto bene”.
“Mancini mi aveva già convocato per uno stage ma da lì a essere chiamato davvero con i grandi…”. E invece è accaduto davvero: “Stavo andando in pullman a Napoli quando mi ha chiamato Corradi, che era il mio ct nelle Under. Mi dice: ‘Devi dirmi qualcosa?’. Io gli rispondo: ‘No, mister, perché?’. Lui mi fa: ‘Un uccellino mi ha detto che…’. Sono impazzito: ‘Mister ma scherzi??’. Sono arrivato in Nazionale che ero molto teso, con mille pressioni addosso. Ma sono stati i 10 giorni più belli della mia vita. Gnonto, Scalvini e Miretti mi hanno aiutato, anche i più storici. Non me lo aspettavo, chiaramente. Poi Mancini mi ha fatto esordire contro l’Albania. Incredibile”.
“Le pressioni che ne sono derivate sono state tantissime. Un po’ le ho sofferte, ma ora sono pronto”.
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