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·16 settembre 2025

Pagano croce e delizia. Caserta ora chiede di più

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Non c’è dubbio che Riccardo Pagano si sia preso finora un ruolo di primo piano nel centrocampo disegnato da Caserta. Sempre titolare nelle prime 4 uscite, il classe 2004 è diventato da subito un punto fermo per l’ex tecnico del Catanzaro, ricoprendo il ruolo della mezz’ala di corsa e di inserimento nei 3 della metà campo biancorossa. Eppure, finora gli è sempre mancato il colpo finale, che in più di qualche occasione avrebbe fatto comodo al Bari.

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Pagano e il suo peso offensivo. Ma non basta

Come detto, Riccardo Pagano ha vissuto un inizio di stagione caratterizzato da luci e ombre. Alla sua seconda stagione in pianta stabile tra i professionisti, sempre sotto la guida di Caserta, il ragazzo di proprietà della Roma ha messo in campo una serie di prestazioni importanti. Tanta corsa e tanta generosità soprattutto in fase offensiva e nella costruzione di palle gol, con qualche dato a supporto. L’ex Catanzaro è il giocatore biancorosso che ha condotto per più volte il pallone verso l’area avversaria (9). E inoltre, dopo Sibilli (11), è il calciatore della rosa biancorossa con il maggior numero di SCA (shot-creating actions), ovvero giocate – come dribbling, recuperi, passaggi – che hanno portato immediatamente ad un tiro suo o di un compagno (9).

Ma soprattutto, Pagano ha messo in mostra tutta la sua abilità nell’inserirsi col tempismo giusto, trovandosi numerose volte in condizione di concludere a rete. Il centrocampista è infatti il giocatore dell’intera Serie B che ha tirato più volte verso la porta avversaria (10), il terzo per tiri in porta (3), e quello del Bari con il dato di expected goals più alto (0.8). Eppure, nonostante questa grande presenza offensiva, il tabellino recita ancora 0 gol. Anche se le occasioni ghiotte a sua disposizione sono state diverse, in particolare contro il Modena.

Proprio dopo l’ultima uscita, lo stesso Pagano si è espresso su questo tema, ammettendo delusione per aver fallito specialmente la prima occasione che avrebbe potuto indirizzare il match. E anche Caserta ha commentato la prestazione del ventenne: «Pagano è un giocatore che nella costruzione della manovra deve stare vicino la punta. Ha avuto due occasioni limpide, riesce a ricavarsi gli spazi, ma deve essere più bravo sotto porta. Deve migliorare sotto quest’aspetto». Insomma, la sensazione è che il classe 2004 possa diventare un’arma letale per l’attacco biancorosso, ne ha le potenzialità e l’ha dimostrato. Però le potenzialità vanno concretizzate: dalle occasioni di Pagano, infatti, possono arrivare dei gol pesantissimi per il bilancio offensivo del Bari.

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