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·27 febbraio 2025

Palermo, l’amministratore Gardini: “Il focus della piazza è in Serie A e collima con i nostri desideri”

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L’amministratore delegato del Palermo, Giovanni Gardini, ha fornito un focus a tuttotondo sul mondo rosanero, parlando di presente e di obiettivi futuri. Rilasciate a Radio Serie A, riprendiamo da TMW le sue parole:

Carriera – “Ho avuto la fortuna in 35 anni di carriera di fare tutte le categorie. Ho iniziato a Padova nel 1989. Il calcio è cambiato radicalmente. Eravamo in 5 35 anni fa, oggi a Palermo nella parte business siamo in 50. Per fare calcio devi essere un’azienda, devi avere contezza dei numeri e dei loro effetti, di tutte le normative e di ciò che ne consegue. Tutto ciò che ruota attorno al sistema si è evoluto,, a parte un aspetto: l’impiantistica sportiva“.


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La scelta Palermo – “Mi ha affascinato sicuramente la piazza per valori e potenzialità enormi, ma anche e soprattutto il provare a fare qualcosa di diverso in questo mondo. L’obiettivo era quello di costruire un’azienda e di strutturarla. Abbiamo fatto tante attività, il Centro Sportivo su tutte. Un viaggio in continua evoluzione per cercare di consegnare ad una città così importante qualcosa di unico. Il focus della piazza è in Serie A e collima con i nostri desideri. Tutti gli sforzi oggi, domani e dopo domani verranno fatti per raggiungere questo obiettivo“.

Centro sportivo – “Il Centro Sportivo è stato uno degli asset che hanno convinto il City Football Group a comprare il Palermo. E’ stato una leva molto significativa iniziale, poi sono arrivati gli investimenti per realizzarlo. Oggi è dedicato alle attività della Prima Squadra ma sono già stati acquisiti 50000 metri quadri già pronti per ampliare il progetto ed essere utilizzati. Abbiamo una visione futuristica. Il Centro è stato realizzato in 14 mesi senza nessun intoppo. I nostri calciatori arrivano alla mattina e vanno via a metà pomeriggio e ci sono oltre 50 dipendenti che ci lavorano. Hanno a disposizione ogni tipo di comfort, dalla Club House, passando per l’area relax, fino alla cucina“.

Renzo Barbera – “Un solo obiettivo: 2032. Noi oggi abbiamo una convenzione che scade nel 2026. Abbiamo investito tantissimo per rendere lo Stadio utilizzabile ma non possiamo più aspettare. Dobbiamo firmare una nuova convenzione entro il 31 marzo, anche per partecipare al bando per Euro 2032. Tutti devono correre e lavorare per dare alla città di Palermo quello che meritano i palermitani, i tifosi e anche la Società per tutti gli investimenti fatti in questi anni. Di recente abbiamo organizzato delle attività collaterali. A San Valentino, ad esempio, abbiamo messo a disposizione i nostri Sky Box per gli innamorati. O il “Rosanero kids”, il carnevale allo per bambini al “Barbera”. Eventi che devono rientrare nella normalità dei match day. Attenzione però, dopo essere intervenuti per rattoppare tanti vuoti lasciati negli ultimi 30 anni, ci siamo assunti l’onere però adesso il punto è che o si chiude o si arriva ad una soluzione definitiva che ci permetta di non fermarci e prevedere ulteriori investimenti per un nuovo impianto, altrimenti qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di dire alla città e ai tifosi che bisogna fare diversamente“.

Multiproprietà – “L’indipendenza e l’autonomia rimangono al 100%. Il City Football Group ha 13 squadre più altre collaborazioni, lasciando completamente indipendenti le proprietà locali. Noi condividiamo con loro le strategie e le opportunità. E’ un enorme vantaggio. Loro suggeriscono e supportano, non esiste il “DEVI”. Nelle attività di business loro sono i migliori al mondo, danno il supporto, danno gli strumenti, aiutano, suggeriscono, ma la decisione finale è indipendente, è in capo al singolo club, localmente. Comunicazione infinita e condivisione, anche sulle pratiche di realizzazione ad esempio del Centro Sportivo. Insieme troviamo le soluzioni che possano agevolare la crescita della Società, come accaduto a Montevideo, a Melbourne, a Londra e in altri club di proprietà“.

Le regole della UEFA – “Siamo consapevoli dell’Articolo 5 del Regolamento Uefa che vieta la possibilità che lo stesso soggetto possa esercitare il controllo o l’influenza decisiva su più di un club che partecipa a una competizione per club. In questa stagione c’è stata una deroga temporanea rispetto a questo articolo. E’ un argomento molto delicato. Ci sono situazioni in continua evoluzione, sono sicuro che si troveranno le soluzioni migliori per tutti per rendere maggiormente competitivo e appetibile il calcio con focus preciso verso le esigenze dei tifosi. Senza di loro non esisteremmo nemmeno. Sono la base, l’essenza di questo sport“.

Territorio – “Abbiamo un marchio mondiale. Rosanero è ovunque. Quest’anno siamo stati a Manchester, abbiamo presentato la maglia gara a New York davanti ad oltre 500 tifosi. Tutti i palermitani nel mondo possono sentirsi parte integrante del Palermo FC. Siamo la quinta città d’Italia. Abbiamo fans ovunque. In America Centrale hanno comprato due cappellini del Palermo da 12 euro e ne hanno spesi 75 di spedizione“.

I giocatori del Sud – “Torniamo al tema delle strutture. A Manchester ci sono 16 campi in erba, in tutta la Sicilia non arriviamo a questo numero. Strutture, infrastrutture e insegnanti. Queste le basi da cui partire. Fatichiamo a trovare calciatori siciliani in Serie A. E’ anche questa una nostra mission per il lungo periodo. Vogliamo sviluppare questa attività facendo capire che il calcio è un’opportunità, non un dovere. Abbiamo bisogno del supporto delle famiglie, del territorio e insieme possiamo raggiungere l’obiettivo“.

Il sogno Serie A – “Non siamo soddisfatti dell’andamento in campionato ma continuiamo ad avere l’obiettivo di tornare in Serie A nel più breve tempo possibile. Abbiamo 13000 abbonati, vengono allo Stadio 22000 persone. Grandi numeri e vogliamo che crescano ulteriormente. Chiediamo ai tifosi di stare al nostro fianco, vogliamo regalare loro le soddisfazioni che meritano“.

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