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·13 aprile 2025
🎙️ Parma, Chivu: “Approccio giusto alla partita. Man? Ci aiuta tanto nello spogliatoio”

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·13 aprile 2025
Chivu, tecnico del Parma, ha commentato in conferenza stampa il pari di Firenze. Queste le sue parole, riportate da TMW:
Il pareggio è un risultato giusto? “La realtà del campo ci dice questo a fine partita. Mi sembra che abbiamo avuto un approccio giusto, creando subito qualche occasione ma senza dare continuità ai primi minuti. Giocare qua non è mai semplice, la Fiorentina ha chi ti mette in difficoltà. Non a caso qua hanno perso tante big. Abbiamo provato e rischiato fino alla fine, con cambi offensivi ed esponendoci un po’ troppo dietro, ma sono felice della prova dei centrali”.
Quanto aiuta mentalmente questo risultato? “Sulla carta tanto, nella pratica vediamo. Spero capiscano che non è da tutti fare risultato con l’Inter o a Firenze e che anche noi si cominci ad avere più coraggio. Io però ai ragazzi non posso rimproverare nulla, hanno dato l’anima e si sono sacrificati. Piano piano tireremo fuori qualcosa di più anche a livello di gioco”.
Cosa intende, negli ultimi metri? “Siamo riusciti a sbagliare a due metri dalla porta… Bisogna capire i momenti della partita, però la squadra reagisce e sta crescendo”.
Questo 3-5-2 ormai è il suo schema… “Era un po’ nei piani, vista la striscia contro squadre che giocavano a tre. Da Verona e contro l’Inter, dove abbiamo sacrificato Almqvist a fare il quinto, fino ad oggi in cui ho scelto difensori veri. Ora arriverà la Juve e non so come giocheremo, ma sappiamo di avere un’altra soluzione”.
Questo vi dà più solidità. “Se chiedi a un difensore, preferirà sempre avere gente attorno a sé piuttosto che andare in avanti a centrocampo lasciando 50 metri dietro le spalle. Però bisogna saper fare anche corse più lunghe e in diagonale: c’è da lavorare, non siamo perfetti. Però ho dei ragazzi intelligenti e bravi a capire in fretta”.
Sta dando la giusta cattiveria alla squadra? “Abbiamo accettato la realtà: chi lotta per non retrocedere deve avere un atteggiamento più aggressivo per vincere i duelli. Io da giocatore non ricordo di essere stato così cattivo, anche se qualche giallo e rosso l’ho preso anche io…”.
Cosa ha detto agli ammoniti all’intervallo? “Una bella conversazione tra maschi. E non era solo Valeri, avevo quattro ammoniti. Ma non volevo togliere certezze al reparto e quindi ci siamo detti in faccia certe cose che un giocatore, da ammonito, deve accettare. Per Valeri non era facile contro Dodo che ti va in uno contro uno, ma ci siamo chiariti su come aiutarlo. Chi era dalla sua parte lo ha fatto, pur essendo ammonito anche lui (ride, ndr). Una bella conversazione anche con Leoni, uno di quelli giovani e che potevano patire di più, ma mi ha detto che era a posto. Poi ha fatto un paio di falli e ho deciso di toglierlo… Bisogna comunque saper giocare anche con l’ammonizione, da allenatore cerchi di toglierti rischi per non rimanere in dieci ma bisogna capire che si può fare”.
Più la soddisfazione o il rammarico? “Col senno di poi è sempre più facile ma io ci credevo. E bisogna sempre prendere la realtà del campo, capendo che ci sono momenti in cui devi difenderti come squadra e cercare altre soluzioni per vincere le partite. Ci prendiamo il punto, siamo a metà aprile con ancora sei partite da giocare: ne abbiamo fatti due contro squadre contro cui ci pronosticavano a zero…”.
Quanto ha messo del suo per raddrizzare la difesa? “Oggi vorrei esaltare la partita fatta da Vogliacco, da Valenti, da Valeri… Da tutto il reparto. E poi non si difende in quattro-cinque, ma di squadra. Gli attaccanti diventano i primi difensori, questo cerco di trasmettere e mi sembra tutti siano calati nella realtà”.
Come ha intenzione di gestire Man? “Ora davanti abbiamo qualche soluzione in più, valutiamo un po’ tutto. Anche una punta sola con due alle spalle o una coppia di attaccanti. Djuric? Sta facendo un grande sacrificio e lo apprezzo molto, ha anticipato i tempi del rientro in campo e cerca di recuperare la condizione. Gli allenamenti sono duri e a volte gli risparmio qualche esercizio: alla sua età e con la sua struttura, a volte deve riposare. Nello spogliatoio ci aiuta tanto, devo ringraziarlo”.