Parma, Chivu: “Ritorno all’Ajax? Non ho sentito nessuno” | OneFootball

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·29 maggio 2025

Parma, Chivu: “Ritorno all’Ajax? Non ho sentito nessuno”

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Il tecnico del Parma Cristian Chivu ha fatto un resoconto della stagione appena conclusa ma anche delle sirene di mercato al Corriere dello Sport.

Arrivato tra un po’ di scetticismo, Cristian Chivu è riuscito a conquistare sul campo la salvezza con il Parma. Il tecnico rumeno, però, non sa se resterà o meno sulla panchina dei Ducali con l’Ajax pronta a farci un pensierino. Di questo e della stagione ha parlato al Corriere dello Sport.


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L’Intervista di Chivu

Ritorno all’Ajax? «Non ho sentito nessuno. L’estate scorsa sì, invece. La società mi chiese di fare da secondo all’allenatore che stavano prendendo».    Farioli?  «No, quello che avevano scelto prima di lui. Fui anche invitato a collaborare con Farioli. Risposi che avrebbe dovuto chiedermelo lui».    Chiamata del Parma?  «È stato bello e stressante».    Motivo della scelta? «Devi chiederlo a Cherubini, forse perché sono ambizioso, esuberante, oppure perché ho lavorato a lungo con i giovani. Quando cambi ti assumi dei rischi, nessuno può garantire il risultato. Né un tecnico esperto, né uno giovane. A Parma mi sono sempre sentito parte di un progetto a lungo termine. Quantomeno mi hanno fatto credere che lo fossi e che l’eventuale retrocessione non avrebbe portato all’esonero».    Triplete? «Ricordo la paura iniziale, soprattutto quella di non riuscire a riprendermi del tutto per l’infortunio. A inizio marzo ero di nuovo in campo ad allenarmi. Rientrai a San Siro e segnai subito».    E Mou che disse?  «Chirurgia top. La risolse con una battuta. Mourinho è una persona meravigliosa, ha sempre dato molta importanza al lato umano. Mi ha insegnato un sacco di cose. Lealtà e umanità sono i suoi tratti distintivi, oltre al fatto che è un vincente nato e assoluto».    La finale più importante attende l’Inter dopodomani. «Ha fatto una grande stagione, c’è chi è pronto a considerarla fallimentare se perderà dal Psg. Lo trovo assurdo, l’Inter sia sul piano estetico, sia su quello dei risultati, è stata eccezionale, forse ha pagato l’ossessione del Triplete».

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