Calcio e Finanza
·27 aprile 2020
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·27 aprile 2020
Un nuovo scandalo ha travolto il calcio greco. L’Olympiacos, club più titolato del Paese, è accusato di aver truccato delle partite e rischierebbe ora la retrocessione a tavolino. Stando a La Gazzetta dello Sport, il suo presidente Evangelos Marinakis rischia la radiazione per corruzione.
I fatti risalgono alla stagione 2014/15 e in corso c’è un processo penale, la cui sentenza dovrebbe arrivare a settembre. In parallelo viene invece portato avanti il processo sportivo, per il quale nel 2015 fu creata una Commissione d’inchiesta, ma ma che solo ora ha portato a richieste di condanna.
In particolare, nell’occhio del ciclone c’è la sfida Olympiacos-Atromitos del febbraio 2015, e si basa su conversazioni orali tra Fyssas, ex giocatore del Panathinaikos, e Sa Pinto, ai tempi tecnico dell’Atromitos: il portoghese avrebbe confessato di aver ricevuto l’ordine di non schierare alcuni giocatori, che poi hanno giocato.
Le accuse sono pesanti, ma il verdetto è ancora lontano. Le investigazioni sul caso sono partite solamente nel 2017 e fino a quel tempo, parecchie erano le voci che volevano l’Olympiacos in controllo della Federcalcio greca, passata proprio nel 2017 a Evangelos Grammenos.
Uomo vicino al Paok, club che un mese fa è stato condannato con lo Xanthi per proprietà multipla: secondo il regolamento, doveva retrocedere. Ma la condanna è stata ridotta a una penalizzazione di 7 punti per la società, seconda in campionato dietro all’Olympiacos.
In passato, la Commissione aveva chiesto la retrocessione di Ofi Creta e Aiginiakos per accuse simili: arrivò la condanna, poi annullata in appello. L’Olympiacos e Marinakis sembrano dunque in grossi guai, ma l’iter processuale è lungo e le prove potrebbero non essere sufficienti.