Paura Sterling, irruzione in casa dell’attaccante inglese mentre era con i suoi figli: misure di sicurezza estreme per il calciatore attualmente al Chelsea | OneFootball

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·11 novembre 2025

Paura Sterling, irruzione in casa dell’attaccante inglese mentre era con i suoi figli: misure di sicurezza estreme per il calciatore attualmente al Chelsea

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Paura Sterling, irruzione in casa dell’attaccante inglese: il calciatore del Chelsea, insieme ai suoi figli, è stato coinvolto nell’ennesimo furto

Raheem Sterling, stella del Chelsea e della nazionale inglese, è stato vittima per la seconda volta di un’irruzione nella sua abitazione. L’incidente è avvenuto sabato alle 19, appena un’ora prima che il Chelsea scendesse in campo contro il Wolverhampton Wanderers a Stamford Bridge. Il calciatore era in casa con i suoi figli al momento dell’irruzione da parte di malviventi mascherati. Fortunatamente, tutte le persone presenti in casa sono uscite illese e i responsabili non sono riusciti a portare via oggetti di valore.

La dichiarazione del portavoce e il precedente furto

Un portavoce, citato dal Mail, ha confermato l’accaduto: «Possiamo confermare che Raheem Sterling è stato vittima di un’irruzione in casa questo fine settimana. Possiamo anche confermare che lui e i suoi figli erano presenti in casa al momento. Pur essendo l’ultima violazione della privacy e della sicurezza, siamo grati di poter confermare che lui e i suoi cari sono tutti al sicuro. Chiediamo che la privacy di Raheem e dei suoi cari sia rispettata in questo momento difficile».


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Questa non è la prima volta che la casa di Sterling viene presa di mira: la sua precedente abitazione nel Cheshire era già stata oggetto di un furto. L’episodio riaccende l’allarme sulla sicurezza dei calciatori di Premier League, sempre più spesso vittime di questo tipo di crimini.

La risposta dei club: ex lottatori di MMA come bodyguards

Per far fronte a questa ondata di furti, le stelle della Premier League stanno adottando misure di sicurezza estreme, arrivando ad assumere ex combattenti di MMA come guardie del corpo. Un consulente di sicurezza, intervistato dal Mail, ha rivelato dettagli significativi: «Posso dirvi che un club importante con diversi giocatori nella zona del Cheshire ha rafforzato la sicurezza. Ora hanno arruolato un paio di ex combattenti di MMA per fare da bodyguard ai giocatori e alle loro famiglie».

Questi professionisti non si limitano alla protezione personale: «Uno dei ragazzi si occupa della protezione ravvicinata mentre l’altro è un “house sitter”. Questo significa che rimane in casa quando il giocatore è via con il club». Questa strategia è pensata per contrastare le bande criminali che «tendono a mettere a segno i colpi grossi quando i giocatori sono impegnati nelle trasferte europee».

La scelta di ex lottatori di MMA non è casuale: «Entrambi gli ex combattenti di MMA sono molto fiduciosi quando si tratta di scontri fisici e non si tirerebbero indietro se succedesse qualcosa». La loro presenza garantisce una protezione a 360 gradi, non solo nelle abitazioni, ma anche per strada: «Si prendono cura dei giocatori e delle loro famiglie quando sono in strada e possono succedere delle cose. Se un giovane giocatore vuole andare in discoteca, li accompagnano e si assicurano che non succeda nulla. Questi ragazzi hanno combattuto ai massimi livelli e sono estremamente capaci».

L’incidente che ha coinvolto Sterling sottolinea ancora una volta la vulnerabilità dei calciatori a questi tipi di crimini, spingendo i club e i giocatori stessi a investire sempre di più in sistemi di sicurezza avanzati e personale altamente qualificato.

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