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·28 maggio 2025
Pavard: «Inter senza stelle ma con un gruppo. Primo gol? San Siro sembrava…»

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Dalle qualità del suo gruppo a quelle dell’avversario PSG, passando per le emozioni provate al primo gol in nerazzurro: Benjamin Pavard ripercorre la stagione con l’Inter ha culminerà sabato con la finale di Champions League.
ADATTARSI – Benjamin Pavard è protagonista in una lunga intervista rilasciata a L’Equipe a pochi giorni da PSG-Inter. Sulla finale di Champions League il difensore francese dichiara: «Non siamo una squadra di stelle ma sappiamo fare tutto insieme, sappiamo soffrire insieme. Non c’è un giocatore sopra l’altro. All’Inter piace soffrire? No, non è così, ma finché i risultati arrivano… Ci piacerebbe sempre avere il possesso palla, ma a volte affrontiamo squadre che lo vogliono tanto quanto noi. Bisogna adattarsi. Se c’è da abbassarsi e difendere, sappiamo farlo. Sappiamo pressare alto, ma anche stare bassi».
UN NUOVO CALCIO – Sulla sua Inter Pavard spiega: «Non partiamo già adattandoci, ma se vediamo che non riusciamo a recuperare palla alta allora ci sistemiamo in un blocco medio. La cosa più importante è non prendere gol. A volte bisogna saper arretrare e soffrire per vincere. In Italia ho scoperto un nuovo calcio. La tattica qui non è un mito: tutto è studiato al millimetro. Sappiamo cosa fare in ogni fase di gioco, con un pizzico di libertà in più. Avevo bisogno di conoscere questo tipo di calcio».
STILE DI GIOCO – Pavard prosegue: «Il mio è uno stile di gioco ibrido. A volte mi ritrovo terzino destro, altre volte quinto di centrocampo. I centrocampisti possono finire per giocare da centrali. Il mister non ci chiede mai di restare fissi in una posizione. Posso prendere palla e accentrarmi, fare un passaggio e poi seguire l’azione. Abbiamo tanta libertà, ma la cosa fondamentale è mantenere l’equilibrio difensivo. È lì che il mister insiste di più. Possiamo prenderci libertà, ma dietro qualcuno deve coprire. Quando salgo io, è Nicolò Barella che mi copre».
CORSI E RICORSI STORICI – Legando passato e presente, Pavard afferma: «PSG-Inter a Monaco è la partita perfetta per me? Perfetta lo sarà se vinciamo. Ho giocato quattro anni a Monaco, ho vinto tanti titoli lì, e adesso affronterò una squadra francese. Ma sabato non sarò francese (ride, ndr). Mi serve più riconoscimento? Ho solo 29 anni, ho tempo. In Italia ho sentito davvero l’affetto dei tifosi e del club. È un ambiente dove mi trovo molto bene. La mia carriera non è finita, e spero che i miei trofei parlino per me».
L’AVVERSARIO – Benjamin Pavard ricorda: «La vittoria della Champions League nel 2010 col Bayern Monaco proprio contro il PSG? Spero di vivere di nuovo lo stesso finale. Non bisogna sottovalutare il PSG: una grande squadra, lo dimostra da anni. Secondo me quest’anno è ancora più costante. È un gruppo omogeneo, con un grande allenatore, per me uno dei migliori al mondo. La squadra gioca molto bene, è bello guardarli, ma sabato non li guarderemo. Ci saranno momenti in cui dovremo soffrire, ma non sono preoccupato: abbiamo giocatori esperti, abituati a questi momenti».
MASSIMA ATTENZIONE – Restando sull’avversario dell’Inter in finale, Pavard spiega: «Il PSG ha grandi talenti in ogni ruolo, non c’è un solo giocatore a cui fare attenzione. Anche il portiere, che ha ricevuto tante critiche, ma è stato decisivo. Contro l’Arsenal ha fatto due parate nei primi cinque minuti: a quel punto, sullo 0-1, la partita cambia. Bisogna fare attenzione a tutti. Ousmane sta facendo una stagione straordinaria, ma non mi sorprende. Segna di più, ma era solo una questione di fiducia».
RIVINCITA – Sulla finale di due anni fa persa contro il Manchester City, Pavard dichiara: «La finale persa a Istanbul dall’Inter due anni fa? Molti giocatori avranno voglia di rivincita. Da quella sconfitta hanno imparato tanto, sono diventati ancora più forti. Sembra l’ultima danza di questo gruppo? Possiamo fare qualcosa di straordinario, quindi non è il momento di pensare a questo. Sono già orgoglioso di quello che abbiamo fatto insieme. Orgoglioso anche della mia carriera e di quello che ho costruito, tra alti e bassi. Sono felice di far parte di questo gruppo».
PRIMO GOL IN NERAZZURRO – Benjamin Pavard conclude: «Il gol contro il Bayern Monaco ai quarti di finale? Non dimentico il mio periodo a Monaco. È anche grazie a quel club se sono arrivato fin qui e ho vinto tanto. Ma in quel momento, era il mio primo gol con l’Inter, in una partita importante. Non ho pensato contro chi stavo giocando. Ho rispetto per il Bayern Monaco e l’avrò sempre. Ma sul momento, sembrava che lo stadio stesse per crollare. Dopo ci ho pensato, sono andato anche negli spogliatoi del Bayern Monaco per salutarli».
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