🎙️Pavarese sulla B campana: “Lovisa ha convinto anche gli scettici, l’Avellino deve tutto ai tifosi. Salernitana? Le influenze esterne non contano” | OneFootball

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·24 giugno 2025

🎙️Pavarese sulla B campana: “Lovisa ha convinto anche gli scettici, l’Avellino deve tutto ai tifosi. Salernitana? Le influenze esterne non contano”

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Quello appena concluso è stato sicuramente uno dei campionati cadetti più emozionanti per il panorama calcistico campano. A dirlo è stato anche un ex direttore sportivo di ampio spessore come Luigi Pavarese, intervenuto ai microfoni di stabiachannel.it, dove ha speso alcune parole sulla neopromossa Avellino, oltre che sulla Juve Stabia e sulla retrocessa Salernitana.

Ecco le sue parole


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Sulla Juve Stabia:Lovisa è una scelta giusta. Questa riconferma è un segnale di continuità, e credo che Matteo abbia trovato a Castellammare la dimensione ideale per compiere quel salto di qualità nella sua crescita professionale. È una figura che si è formata sul campo, essendo stato proprietario e dirigente del Pordenone, squadra per la quale si è speso moltissimo. È riuscito a convincere anche i più scettici, grazie alla sua competenza, alla capacità gestionale e alle sue doti umane. Sono contento per lui: è un ragazzo serio, affidabile, e sta lavorando molto bene a Castellammare. Continuerà a farlo, purché gli venga lasciato spazio e fiducia. Credo si sia guadagnato la stima di tutti, soprattutto della gente. È evidente che il prossimo sarà un campionato difficile: ci sarà da confermare quanto di buono fatto negli ultimi anni. La scelta dell’allenatore è sempre delicata, ma da questo punto di vista Matteo ha individuato la persona giusta, in grado di dare continuità al lavoro di Pagliuca“.

Sull’Avellino:L’Avellino è una società solida e ambiziosa. Il vero merito non è stato solo quello di aver investito molto negli ultimi anni, ma soprattutto quello di aver ricostruito un senso di appartenenza diffuso, ridando amore per la maglia all’intera provincia. Questo legame, rafforzato anche dal “girovagare” nella vasta Irpinia, ha rappresentato un messaggio forte di identità e radicamento. Prima e dopo la vittoria del campionato si è percepito un avvicinamento autentico tra tifoseria e squadra. Questo è un valore fondamentale su cui costruire il futuro. Ora bisogna affrontare la Serie B con consapevolezza, senza porsi limiti, ma con la giusta umiltà per conquistare la categoria passo dopo passo“.

Sulla Salernitana:Salerno non meritava un epilogo del genere. Né la retrocessione, né ciò che l’ha accompagnata, che rischia di macchiare la reputazione di una società seria e, soprattutto, l’onore del popolo granata. Capisco l’amarezza per questa retrocessione ma ora è il momento di resettare tutto. I fattori esterni non c’entrano: chi guarda troppo al passato rischia di non avere un futuro. Serve guardare avanti con determinazione, ridando certezze e motivazioni alla tifoseria. Bisogna ricostruire quell’amore per la maglia e trasmettere valori chiari, che partano dall’identità. E questo può avvenire solo se si capisce davvero cosa rappresentano questi colori per la gente. Con troppi stranieri, a volte si perde il contatto con ciò che conta davvero: l’identità e il senso di appartenenza. In questo Napoli, Avellino, Juve Stabia possono essere esempi. Non lo dico solo perché ho avuto il privilegio di lavorare in queste realtà, ma perché in quei contesti il rispetto per la storia e per la maglia è ancora un valore fondamentale. È questo ciò che dovrà fare la Salernitana: ritrovare la propria anima, coltivarla e renderla la base per una nuova ripartenza“.

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