Milannews24
·14 novembre 2025
Pavlovic uomo chiave, Allegri lo considera centrale: il dato parla chiaro. Solo uno ha giocato più di lui

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Pochi mesi fa, la permanenza di Pavlovic, il giovane talento emergente del centrocampo, nella rosa rossonera sembrava appesa a un filo. Le voci di una sua possibile cessione in prestito o a titolo definitivo si rincorrevano con insistenza, lasciando intendere che il calciatore fosse destinato a una rapida uscita dal club di Via Aldo Rossi. E invece, la parabola del giocatore ha subito un’impennata inattesa e sorprendente.
Oggi, Pavlovic non è più una riserva, ma una vera e propria pedina imprescindibile nello scacchiere tattico di Massimiliano Allegri, l’esperto tecnico livornese noto per la sua pragmaticità. La sua trasformazione è la storia di una redenzione sportiva e di una fiducia ripagata sul campo, che lo ha reso uno dei pilastri inaspettati della formazione.
A testimoniare l’importanza raggiunta dal calciatore all’interno del Diavolo ci sono i freddi, ma inequivocabili, dati statistici. Con ben 1092 minuti giocati fino a questo punto della stagione, Pavlovic si è posizionato stabilmente tra i calciatori più impiegati in assoluto dall’allenatore. Un volume di gioco impressionante, che evidenzia la sua centralità in fase di copertura e di costruzione del gioco.
A superare il suo minutaggio, nella classifica degli “stacanovisti” della squadra meneghina, è stato unicamente l’esterno belga Alexis Saelemaekers, l’esterno tuttofare noto per la sua instancabile corsa e duttilità tattica, il quale ha accumulato un numero di presenze leggermente superiore. Questo dato non fa che sottolineare come Allegri veda in Pavlovic una garanzia di affidabilità e costanza, elementi cruciali per il tipo di calcio che il tecnico predilige.
Quali sono le ragioni dietro questa clamorosa metamorfosi? Probabilmente, la duttilità di Pavlovic ha convinto il navigato allenatore a puntare su di lui con continuità. Capace di ricoprire più ruoli nella mediana e dotato di una notevole intelligenza tattica, il rossonero si è dimostrato l’uomo ideale per bilanciare le fasi di transizione.
L’intuizione di Massimiliano Allegri di dargli spazio, nonostante le iniziali perplessità del mercato, ha di fatto risolto un potenziale problema di organico e ha lanciato una nuova stella. L’evoluzione di Pavlovic da riserva a cardine è un esempio lampante di come, nel calcio, le gerarchie possano essere sovvertite nel giro di pochi mesi, grazie al lavoro, alla perseveranza e, soprattutto, ai minuti giocati che ora lo rendono un elemento imprescindibile per il futuro del Milan.









































